liberamente

non è bello! (sognando....o forse no!)


Post n°1673 pubblicato il 30 Aprile 2010 da clason6160     ...non è bello, essere consapevole che si potrebbe stare meglio tutti e al contrario, siamo costretti a viverci lo stallo più assoluto che ci viene proposto, ho la sensazione di vivere in un treno che regolarmente pur cambiando fermate passeggeri e stazioni, sia perennemente fermo al capolinea, non credo di essere il solo a vivere questa sensazione, non per questo ne sono contento, anzi! la cosa mi rende ancora di più alterato, mi dona quella reale sensazione d'impossibilità a creare per stare meglio, mi fa sentire una inutile pedina mossa da mani sempre meno occulte, perché loro malgrado si stanno mostrando sempre più a tutti col loro malaffare, col la loro sfrontatezza, sempre più arroganti e vili, sempre pronti ad inventare, inveire in nome e per conto del loro puro egoismo, la cosa incredibile a credersi è che a questo capolinea la motrice sbuffa alla grande, i vagoni sono sempre di più e pieni, gli scompartimenti affollati così come pure i corridoi, non è bello pensare a ciò che potrà succedere quando il treno partirà, perché il caos ben sappiamo genera caos, in questo momento di tutto abbiamo bisogno tranne che di ulteriore caos, limpidi segnali di rivolta appaiono a livello individuale, fomentati da leggi inique, strane voglie di ribellione individuali che cercano complicità di aggregazione affinché il treno parta dalla stazione..."non so che viso avesse neppure come si chiamava" mi torna in mente la locomotiva di Guccini, così come "eppure il vento soffia ancora" del grande Pierangelo Bertoli, questo treno se dovrà partire e di certo partirà, avrà un programma definito e non caotico, avrà necessariamente un conduttore che saprà domare e incitare la volontà comune di ribellione, portando in ogni stazione tutti, perché la meta finale è la stessa, liberarci dai beceri programmi esistenti al posto di ben altri e più sinceri oltre che fattibili obiettivi, lavoro ,casa, territorio, senza indugio, senza paura e con la consapevolezza che di tempo ancora ne passerà affinché questo possa avvenire, perché se ci sarà un cambiamento e ci sarà. Per recuperare di tempo ne servirà molto, alimentando altri malumori con relativo scarico di colpe sul precedente, purtroppo non siamo abituati ad attendere il tempo di un reale, effettivo programma, sia che questo arrivi da destra, sinistra o centro, ritengo che fin da ora bisognerebbe allenare la mente del "nuovo" elettore al futuro, ritengo che chi arriverà dovrà ben spiegare che il futuro per un bel po’ sarà ancora duro da sopportare, senza false retoriche, senza le solite promesse di svolta, qui ci saranno 20 anni buttati da recuperare e per almeno 5/10 anni ci sarà da soffrire per tornare a vedere stipendi adeguati, diritti ripresi e giustizia vera per chi ha sbagliato fottendosene della dignità umana, fregandosene della persona, dello "straniero", tempo ci vuole per far capire che abbiamo tutte le carte in regola per avere un territorio vivibile, per fare si che le risorse restino in questo nostro bel paese, per fare tornare la cultura, la scolarizzazione pubblica e per tutti, per mantenere viva la memoria; il nuovo leader dovrà spiegare che si soffrirà ancora perché non è cancellando un nome o un pacchetto di maggioranza che si risolve, qui si deve tornare ad essere politicizzati tutti, perché tutti dobbiamo essere parte integrante di una Nazione, tornare ad essere orgogliosi di esserne parte, orgogliosi di avere un passato che ci ha visto grandi per la nostra cultura i nostri prodotti le nostre industrie e perché no anche la nostra simpatia. La politica siamo noi i programmi che devono arrivare devono considerare la disfatta di anni di inerzia, anni persi in nome e per conto di sola immagine, anni buttati, sprecati mentre il territorio moriva, mentre la mente si spegneva in sogni irreali, mentre ci proponevano sogni rateizzati, mentre si decentravano risorse in altre nazioni in virtù di un risparmio globalizzato, mentre le risorse umane scappavano all’estero, mentre altri vedevano in noi “l’america”, mentre la scuola tornava indietro, mentre le occupazioni venivano perse, mentre le case diminuivano, mentre le catastrofi naturali si abbattevano inesorabilmente su tutti noi, mentre la memoria si perdeva, mentre spariscono le pensioni, mentre spariscono i diritti, mentre assistiamo allo schifo politico di chi crede di fare politica, mentre la giustizia perde di credibilità, mentre la vita scorreva  e scorre la politica siamo sempre stati noi è per questo che ora più che mai dobbiamo essere noi il futuro. Sta a noi far partire con calma, forza ed eleganza quella locomotiva carica di persone preparate, di idee concrete di svolta e rivolta, con lo sguardo al passato per non ricadere negli errori fatti e con la mente e il cuore al futuro.Buon Primo Maggio a tutti!