IL RITORNO DI ESTIA

CARAVAGGIO


"Quando non c'è energia, non c'è colore, non c'è forma, non c'è vita!"(Michelangelo Merisi)
Domenica 17 e lunedì 18, su rai 1, è andata in onda la fiction su Michelangelo Merisi, più comunemente conosciuto come CARAVAGGIO.L'attore che ha vestito i panni del genio lombardo è stato Alessio Boni, affiancato da Elena Sofia Ricci, nel ruolo della Marchesa Costanza Colonna, diretti da Angelo Longoni.
Questa, la trama della fiction:"Michelangelo Merisi nasce a Caravaggio, in una famiglia che lavora per i Colonna, potentissima famiglia milanese. Già a sei anni Michele promette eterno amore e fedeltà a Costanza Colonna, di poco più grande di lui, che a sua volta non mancherà di proteggerlo e favorirlo per il resto dei suoi giorni. A dodici anni Michele viene mandato a studiare nella bottega di Peterzano, a Milano, dove impara la tecnica del colore e l'amore per le sacre scritture in un regime di disciplina ferrea e punitiva. Crescendo Michele entrerà in contatto con Martelli, il Cavaliere dirimpettaio, con cui sviluppa la familiarità nell'uso delle armi. A venti anni, dopo la morte della madre, niente più lo lega a Milano e, dopo essersi finalmente rifatto di tutti i soprusi e le violenze subite da Peterzano, parte alla volta di Roma. Dopo una lunga serie di rifiuti dai vari mastri bottegai e un periodo di stenti e malattia - dove sviluppa un'amicizia che durerà per tutta la vita con Mario Minniti, riesce finalmente ad entrare nella bottega di D'Arpino. Nel frattempo inizia anche a crearsi i primi nemici nelle osterie per il suo temperamento esuberante. Nelle sue notti turbolente rimane folgorato dalla bellezza di Fillide Melandroni, una rinomata cortigiana, provocando la gelosia profonda del suo protettore Ranuccio Tomassoni. Le sue opere iniziano finalmente a circolare fra i mercanti e attirano l'attenzione del Cardinal Del Monte, vicino a Costanza Colonna, che lo invita a Palazzo Firenze, sotto la sua protezione, e gli offre la possibilità di dedicarsi senza distrazioni alla sua arte. Nonostante le condizioni di agio e tranquillità in cui è messo, l'inquietudine di Michele non tarda a prendere il sopravvento.L'amore pericoloso per Fillide viene immortalato in una serie di capolavori, ma aumenta l'astio del suo protettore Ranuccio e porta Michele a frequentare più volte le patrie galere. Il successo delle opere di Caravaggio lievita di giorno in giorno, nonostante i membri dell'Accademia facciano di tutto per ostacolarlo. Michele entra in contatto in questo periodo con l'altra sua musa per eccellenza, Lena. Caravaggio è all'apice del suo successo, incontra il Papa e ne fa il ritratto, quando le sue intemperanze raggiungono il limite: uccide in un duello Ranuccio Tomassoni ed è costretto a scappare a Napoli per non farsi uccidere a sua volta o arrestare. Qui, sempre sotto la protezione di Costanza Colonna, non ha difficoltà a trovare delle commissioni importanti, ormai la sua fama lo precede, tanto che viene invitato a Malta, dove l'ordine dei Cavalieri può forse intercedere col Papa e fargli ottenere la grazia. Sull'isola Caravaggio entra subito nelle grazie del Gran Maestro dei Cavalieri di Malta De Wignancourt, e viene presto investito Cavaliere, ma la sua stella nera continua a brillare. Per difendere l'onore di Fabrizio Colonna, figlio di Costanza, e cavaliere a sua volta, Michele viene coinvolto in una rissa che stavolta aveva fatto di tutto per evitare. Viene immediatamente arrestato ed estromesso dall'ordine nel quale era appena entrato. Michele è spaventato come non lo è mai stato, braccato dai Cavalieri di Malta, dalle guardie papali e dai vendicativi fratelli di Ranuccio Tomassoni. Intanto a Roma il Cardinal Del Monte e Costanza Colonna, con l'aiuto di Scipione Borghese, plenipotenziario di giustizia e nipote del Papa, stanno cercando di intercedere presso il Santo Padre per ottenere la grazia del loro protetto. Michele riesce a raggiungere Napoli, dove insieme alla bella notizia della grazia imminente, l'attende anche l'agguato vendicativo dei fratelli Tomassoni, che lo feriscono gravemente. Stavolta le cure di Costanza Colonna sfociano finalmente in un rapporto amoroso che era rimasto sospeso e desiderato fin dalla loro infanzia. Michele deve ora soltanto raggiungere Roma, consegnare dei quadri in regalo al Papa e ottenere la grazia, ma lo scalo funesto nel porto di Palo diventa il capolinea della sua esistenza. Un semplice comandante della guardia portuale ferma il grande Caravaggio e ne ordina l'arresto. La detenzione in condizioni pessime debilita fortemente Michele che verrà scarcerato troppo tardi. Morirà sulla spiaggia di Porto Ercole, senza riuscire a raggiungere Roma, fra le braccia di Costanza Colonna arrivata giusto in tempo per coglierne l'ultimo respiro. "(da RAI FICTION)A parte le inevitabili incongruenze con la realtà e con quelle che sono le biografie ufficiali del pittore... e a parte il finale della fiction, a mio parere ansiogeno e confuso... la mia attenzione si è posata su qualche questione che vorrei condividere con voi. Innanzitutto la Chiesa dell'epoca, nel vivo dell'Inquisizione. Piena di uomini corrotti, lussuriosi e avari, scandalizzati dal fatto che Santa Caterina e la Madonna avessero il volto di cortigiana; che i santi raffigurati da Caravaggio non avessero l'aureola e che fossero "troppo somiglianti agli umani"; che gli apostoli, dopo l'ascensione di Maria, fossero tristi... uomini però altrettanto misericordiosi nei confronti di loro stessi, pur compiendo atti criminali, pur tagliando la testa a due innocenti donne in nome di una ricchezza che mai appagava la loro sete di beni. Bellissima la scena del rogo di Giordano Bruno. Poi, non ho potuto fare a meno di notare quanto l'arte, quella vera, appartenga sempre più ai "folli", a persone sanguigne, calde, passionali, che in nome di quello a cui tengono, sono dipsoste a perdere la vita. E mi chiedo: è la follia che sviluppa una forte sensibilità o è la sensibilità che porta alla follia?E intanto negli stessi anni Pierluigi da Palestrina componeva...