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Il remissivo e il tollerante


 In gergo, sono quegli individui che preferiscono chinare il capo anziché affrontare chi la pensa diversamente o gli procura del male. I pensieri che motivano questo tipo di atteggiamento sono due: la paura di perdere o irritare l’altra persona e il desiderio di mantenere una relazione apparentemente stabile. Il remissivo teme che contraddire o affrontare  una persona possa allontanarla. La paura che le proprie idee non vengano accettate costringe il remissivo a tenerle per sé, protette e a svelarle solo in condizioni di totale sicurezza, quando il giudizio altrui è poco importante o sicuramente benevolo. Questa tipologia di persone non farà grande figura, evita incontri con persone che non conosce pienamente e se le incontra, non teta a contraddirle. Anche nei rapporti familiari cede buona parte dei suoi diritti finendo col essere tollerato. Evitare lo scontro è una prerogativa delle persone remissive. Questo non vuol dire che non serbino rancore o accettino le imposizioni senza pianificare una ritorsione. Può essere un nemico pericoloso perché laddove tu credi la questione sia esaurita loro rimuginano e possono attaccare in modo subdolo quando non te lo aspetti. Le persone remissive sono facili da convincere perché sono abituate a subire, come il collega che fa più carriera, l'amico che lo ignora, la moglie/marito che lo maltratta. A volte trova la forza di imporre la propria opinione, ma non essendo abituato a farlo rischia di fare delle uscite infelici, troppo aggressive e sempre inusuali rispetto a quanto è abitudine. In quel momento è irriconoscibile perché esprime in malo modo qualcosa che ha dentro da sempre. Il tollerante può assomigliare in certe fasi al remissivo, ma è, a differenza del primo, è un contenitore che si riempie come un vaso, goccia dopo goccia, sino a diventare intransigente quando il vaso trabocca. Il remissivo e il tollerante in certe fasi della loro vita sono simili, soprattutto quando cercano di sopportare le contrarietà e l'aggressione delle persone più vicine a loro. Il tollerante in più cerca anche di gestirle. Il remissivo rimarrà sempre tale sino a quando improvvisamente esploderà combinando guai, come spesso ne parlano le cronache, o si ammalerà psichicamente o fisicamente. Il rischio peggiore è che diventi ignavo. Quando il tollerante, cessa di esserlo, è difficilmente recuperabile. Diventerà sordo alle ragioni degli atri, andrà semplicemente via in modo in atteso e non si preoccuperà neanche di poter essere recuperato. E' importante saperli riconoscere. La tecnica giusta è quella di portare a tutti, a prescindere. Io ne conosco di tipi così. Tu?J L