un vecchio estraneo

I SUOI OCCHI...


PICCOLO UCCELLINO Lacrime nei suoi occhi, sconosciuto il sorriso alle sue labbra. Una mano protesa in cerca di protezione e conforto, non conoscono carezze i suoi capelli, lividi visibili sul viso altri nascosti dai vecchi e sporchi vestiti. I suoi occhi, due lampi, due riflessi azzurri, due pietre luccicanti incastonati in quel esile corpo e la mente vā, vola aldilā del mare, vā a trovare altri occhi sereni e felici. Non vi sono parole nel nostro incontro, solo i gesti che uniscono gli stranieri figli di due mondi tanto vicini eppure lontani. La sua bocca, come quella di un uccellino appena nato, si apre rivolta verso l’alto, verso il mio cuore. Voglia di dare quello che hai e quello che non puoi dare. Voglia di dare una carezza, un bacio, un sorriso, un po’ di amore. Ma Lui non vuole nulla di tutto questo, i sentimenti, i baci e le carezze non placano la fame, non riempiono lo stomaco. Adesso le sue mani sono piene di pochi biscotti ed io, forse per sentirmi meno in colpa, mi illudo di vedere un piccolo sorriso nei suoi occhi. Ma č una mia grande illusione, non sorridono i piccoli uccellini. E.B.