un vecchio estraneo

UN GRAMMO


A Te, rannicchiata sul lettino, senza la voglia di ridere o piangere scriverò una ballata per ricordare i tempi passati, alcuni attimi di una vita...Scriverò dei quattro cani per strada, la buonanotte ad un fiorellino, la pioggia e il sole che cambiano la faccia delle persone e naturalmente le quattro arance la mattina di Lilly.Scriverò per quella ragazza in cerca di un grammo con le poche lire strette nel pugno.Un grammo per avere quello che non avevi...Padre e madre distratti dal mondo, attratti dai loro litigi, vicini nel loro sapersi fare male e un ragazzo che nel suo letto non sognava solo te e poi io...un amico.Un amico, un caro amico a cui fare promesse mai mantenute mentre il grammo cresceva sempre più al contrario dei soldi stretti in quel pugno, sempre meno e difficili da avere.Scriverò per ricordarti di quel giorno in cui hai pianto senza più lacrime dopo aver rivisto il film della notte prima dove, TU protagonista, vendevi il corpo per un grammo.Un grammo, quant'è un grammo? messo su una bilancia pesa più di una vita...A te stasera racconterò di una patria senza bandiera e di fate e streghe, principesse e damigelle.A me racconterò dei tuoi occhi, delle tue guance rosse, dei  tuoi capelli al vento e delle tue labbra carnose...ricordi del passato.Adesso sono quà, siamo ancora quà,  legati ad un grammo, questa volta di speranza...E.B