estremalatitudine

bella, no


No, bella non era. certamente no. non orribile. non un mostro (anche se così si sentiva qualche mattina), ma bella, ecco proprio bella no.ma, ma aveva un fisico importante. alta, belle spalle, belle tette, lunghe gambe sode. certo le mani erano un po' troppo grandi, così come la bocca, larga, tagliata all'ingiù, con le labbra troppo sottili, tanto che più che una bocca spesso sembrava un taglio, largo, o, meglio, lungo, lungo, a tracciarle tutto il viso.eppure, a dispetto di tutto, anche se non era bella, certo, però il suo effetto sugli uomini lei lo faceva, lo sapeva, ne era consapevole, specie quando si fasciava, di nero, certo, per sminuire un po' la massa di quelle spalle larghe da nuotatricee far risaltare i lunghi capelli castani, che a volte, quando voleva, con gesto studiato, scioglieva e scompigliava dietro alle spalle, scuotendo leggermente la testa reclinata indietro e aprendo la bocca, leggermente, nello scoprire un abbozzo di sorriso, timido, quasi assente, intrigante.lui la guardò ancora una volta.bella, no, non era.eppure ci avrebbe fatto qualcosa. cosa non lo sapeva neanche lui. forse solo mangiare un gelato in quell'inizio di primavera così calda da scimmiottare l'estate piena.