estremalatitudine

irreprensibile


Tutti pensavano che fosse irreprensibile e, in effetti, lo era. Madre di famiglia, quarantanni, bionda, col seno abbondante sempre fasciato e stretto in reggiseni furiosi e nascosto da magliette mai, neppure lontamente, scollate, quache volta con un accenno di tacco, ecco sì, certe volte con le gonne troppo strette, tanto da lasciar ammirare un fondo schiena giunonico, ecco sì, era e si sentiva irreprensibile.credeva in Gesù e tanto le bastava per portare con rassegnazione cristiana la croce di un marito distratto, di una figlia ormai grande e profondamente egoista, come solo i ragazzi e i gatti sanno essere, di una madre eccessivamente arzilla e rompi coglioni.Irreprensibile.Nessuno sapeva cosa ogni tanto pensasse quando d'estate, finito finalmente il lavoro, sdraiata al sole, annoiata osservava la gioventù scorazzare sulla spiaggia e lui, il bagnino, il galante, le passava di fianco e le sussurrava, di nascosto a tutti, sconcezze che lei allontanava infastidita con un gesto della mano, il polso che flette e le dita compatte che smuovono l'aria dicendo: che barba!poi, nel meriggio pieno, lui tornava e tornava a sussurrarle all'orecchio e lì, dopo pranzo, col marito in città, sola, con la figlia lontana, lei, ecco lei, certe volte non alzava la mano e lo lasciava raccontare.che fantasia!le faceva girare la testa, descrivendole cose che non aveva neppure lontanamente immaginato, cose che lei e suo marito, figurati!e certe sere, tornata a casa, scanalando distratta, si chiedeva se lui, lì, in quel momento, ecco fosse eccitato, che lei, irreprensibile, non l'aveva mai neppure spiato un secondo e l'idea di lui, del membro di lui eretto, del membro di un uomo eretto, come le era capitato di vedere, raramente, in qualche film schifoso in tv, a notte fonda, ecco, quello, duro, pronto e, soprattutto, non del suo signor marito, ecco, le toglieva d'improvviso la saliva e le dava un senso d'ansia, che calmava bevendo un goccetto.Poi andava a letto e chiusi gli occhi, certe notti, era un delirio di scopate indiavolate.irreprensibile.