estremalatitudine

Corto 32


La prima volta era successo a scuola, tra coetanee. Poi all'università, qualche volta, quasi un diversivo, una carezza, una pausa dalla normalità fatta di amori, ragazzi, fidanzati, uomini, mariti.Adesso ogni tanto il ricordo la turbava.Adesso ogni tanto, qualche sera, qualche volta in qualche occasione, si sentiva pronta di nuovo.Adesso che sapeva. Quanto dolci. Quanto sapienti. Quanto delicati. Quanto attenti.Ciò che preferiva era la serata con la nuova amica, quella appena conosciuta, la mamma dell'amico o dell'amica del figlio, quella con la quale scattava una amicizia immediata, spontanea.In quei casi conduceva abilmente il discorso sul sesso, scoprendo al solito insoddisfazioni comuni. Poi eccitava con allusioni e domande e racconti. Si avvicinava. La preda. Lei che solo alla fine sospirava con un fiato di voce: non sono mai stata con una donna....neanche io, mentiva lei. lei che la toccava. lei che sapeva che se riusciva a sfiorare anche solo le cosce, se solo riusciva a toccarle il monte, era fatta, sua, sicuro, senza dubbio, in quei pomeriggi o serate, con i mariti lontani, il profumo della pelle di una donna, piena, soda, i tremori di una donna, i suoi sospiri, i suoi lamenti, fino a quando la sua mano non era sulla sua passera, umida, pronta, e lei, lei che ripeteva: non sono mai stata con una donna.... neanche io....bellissimo baciarla e sentire che si apriva come un fiore selvaggio, profumo forte, umori dolci, pastosi, il contrario dell'uomo, salato, la donna dolce, brividi continui, fino a quando non entrava in lei con le dita intanto che la lingua la assaggiava completamente.Dopo, a casa, nonostante fosse venuta, nonostante fosse sazia, ciò nonostante, ecco in bagno spogliandosi si cercava ancora e ripensava all'amica, mai stata prima con altre, al suo sapore, alla sua timidezza, alla sua verginitàtoccarsi ancora inevitabile