estremalatitudine

Corto 83


Lei si trovo' lì in mezzo, in mezzo tra noi, noi con le spade sguaiate, se capite cosa intendo, impugnandole entrambe, tremante come una verginella, a carezzarli tutti e due, a baciarci tutti e due, prima me, poi l'altro, le nostre lingue, le nostre labbra, fuse insieme, i nostri respiri, fusi insieme, mentre le continuava a tenerci, in mano, saldamente, senza dubbi, stringendo solo un po' troppo, esattamente come una verginella, la prima volta, la prima volta che ne accarezza uno e lo stringe, forte, fidandosi della sua consistenza.poi si sdraio' sul letto e noi le fummo davanti alla faccia, davanti al viso, alle labbra, lì, li davanti è lei ci guardo' e per primo prese l'altro e io rimasi lì col pisello nella sua mano, mentre lei iniziava un pompino, al cazzo dell'altro, più piccolo, decisamente più piccolo, più corto e sottile, più piccolo, mentre il mio nella sua mano, stretto come in una morsa, andava su e giù, alla svelta, alla svelta, fino a quando lei riapri gli occhi, mi vide, vide il mio cazzo e dimentico' quell'altro.non è colpa mia se era più grosso....