estremalatitudine

Corto 87


Il desiderio, il sogno, a volte si faceva tanto forte, tanto reale, da costringerla a chiudere gli occhi e attendere che si affievolisse. A volte, per ragioni che non riusciva completamente a comprendere, il corpo di un uomo le mancava tanto da sentirne l'assenza fisica dentro di lei.in quei momenti, non sempre, alle volte, in quei momenti le sembrava che col tizio che aveva di fronte, un barista aitante, un cameriere particolarmente gentile, il collega, il suo capo (ecco si, specialmente con quello) potesse succedere qualcosa, così improvvisamente e in quei momenti qualsiasi cosa facesse non riusciva a concentrarsi, ma solo a sognare, ad odorare, a sentire, a pensare a ciò che avrebbe potuto accadere.il suo capo, specie il suo capo, sognava, era uno che capiva le donne e l'avrebbe presa un giorno, non avrebbe saputo dire come e dove, ma sì, l'avrebbe presa e proprio perché la capiva, capiva troppo bene le donne dopo averla presa avrebbe ordinato a quel tizio che portava la posta di prenderla anche lui, lui che aveva fama di superdotato, e lei sarebbe stata lì (dove?) con loro, con due uomini, che l'avrebbero portata in estasi.poi il desiderio diminuiva e lei, lei si vergognava di quel che aveva sognato.