estremalatitudine

Corto 89


Erano stati a lungo amanti. Adesso non più. Proprio niente no. Poco. Perché lui che era stato un fantastico amante adesso, da qualche tempo, aveva problemi di erezione. Il suo lungo cazzo riusciva poco ad irrigidirsi. Stava lì, tra le cosce, a penzoloni, lungo quanto era, come in attesa.lungo era lungo. Molto più della media. La prima volta lei era rimasta senza parole. Riusciva a prenderla dove nessuno l'aveva mai presa, in fondo, così in fondo che lei al culmine del piacere si sentiva completamente sua.poi erano iniziati i problemi.adesso erano lì, in camera da letto, lui completamente nudo, col suo lungo cazzo mezzo scalpellato tra le gambe. Lei con un completino intimo in pizzo nero che inginocchiata davanti ad un ragazzo faceva un lento, lentissimo, dolce pompino.il cazzo del ragazzo era tozzo e spesso. La cappella scoperta usciva ed entrava dalla sua bocca.lui se lo toccava debolmente.poi d'improvviso, forse per la luce che improvvisamente colpì i suoi occhi verdi, gli si rizzò prepotente. Lei se ne accorse con la coda dell'occhio. Uno spettacolo. Quel cazzo era uno spettacolo, si disse lei. Così lungo, con la punta appena scoperta, che luccicava di quel liquido trasparente. Lei gli andò vicino e glielo prese in mano. La mano gliene copriva neanche metà. Come ai bei tempi!prese a leccarglielo con ingordigia, mentre l'altro, il ragazzo, facendosi vicino inizio a baciarle i capezzoli, mentre la mano le ruotava sul monte di Venere.questo è quello che voglia,pensò lei, prima di abbandonarsi interamente all'amore.