etica televisiva

Grande Fratello


Ricomincia il Grande Fratello: chi vuole lo veda, per carità. Ma la realtà ci bussa alla porta della coscienza e dice cose che pochi vogliono sentire. Quali? Altro che Grande Fratello, la convivenza obbligata dei 33 minatori chiusi per mesi in una caverna nella miniera di rame in Cile: che compostezza, che rispetto umano, che orgoglio!Quella sì che è una convivenza forzata, ma non fatta da persone che amano la ribalta, ma da gente qualunque, persone che per pochi peso rischiano la vita anche perché noi occidentali abbiamo il rame per i cavi elettrici con cui, ahinoi, guardiamo giorno e notte il GF. E non una scompostezza, non un esibizionismo: e ne avevano ben donde. Ma preghiere dentro la caverna e all'uscita. Un altro mondo? O è un mondo inutile e infantile quello delle trasmissioni TV di oggi, che gioca sui nostri sentimenti, li prende, li attorciglia attorno al nostro collo per incatenarci davanti allo schermo?Altro che Grande Fratello le 5 suore di clausura che ho intervistato in un eremo di Siena (Libro «La carne e il Cuore» ed Cantagalli): e devono vivere con altre venti donne, per anni , per decenni; e si divertono, giocano, pregano, piangono, ma non lo fanno sotto gli occhi delle telecamere, in ambienti costruiti per renderle famose. Quella sì che è convivenza forzata; ma addolcita dall'amore e dall'intelligenza del senso della vita.Ricomincia il GF e ci domandiamo, da poveri cristiani, come scelgano i concorrenti, dato che poi questi faranno una cosa cui nessuno pensa, ma che sarebbe bene che tutti avessimo presente: a dirla sembra bigotteria, ma è solo coerenza. Qual è? E' il semplice fatto che per mesi pubblicamente decidono di non andare a Messa. Roba da medioevo? Non proprio, per il 90% degli Italiani che si dichiara cattolico, e per il 30% che a Messa ci va. E il fatto che alcuni concorrenti del GF si dichiari cattolico significa che si sono proprio persi i parametri su cui regolarsi: mica vogliamo obbligare nessuno ai sacramenti, ma almeno non blaterino di una fede cattolica che evidentemente conoscono poco. Ed evidentemente non ci si nasconda il fatto che le selezioni tengono conto di questo: entra chi non ha interessi religiosi coerenti (simile appunto si può fare per il venerdì musulmano o il sabato ebraico); bene a sapersi: una selezione che deve comparire chiara. Ma è il pubblico che vuole il GF o è il GF e la TV che ipnotizza studiatamente il pubblico? Ce lo domandavamo anche circa dieci anni fa, quando ci facevano stare incollati nottate a guardare le regate veliche dei ricchi, fare il tifo per gli skipper dei nababbi e imparare il gergo velico, mentre la mattina dopo (a differenza loro) dovevamo andare a scuola o al lavoro; e (a differenza loro) non solo non avevamo mai guidato ma nemmeno mai toccato barche di quel tipo. Ma tant'è! Tutti dalla culla amanti della vela o soggiogati dal potere della TV? Riprenda la TV il suo mestiere di raccontare e si liberi dalla gogna del mercato, per cui vale più che tanta gente stia attaccata ad un VIP che mostra le mutande in diretta piuttosto che in pochi (ma siete sicuri che sarebbero pochi??) abbiano finalmente una trasmissione che racconta come in Italia ci sono ancora tratti di gentilezza e persone che danno la vita per gli altri.