Creato da televisionetica il 20/05/2011
Analisi dei contenuti dei programmi televisivi, secondo un giudizio etico
 

 

Teen moms

Post n°3 pubblicato il 20 Maggio 2011 da televisionetica
 

Parte su MTV, la televisione giovanile e disinibita, la nuova serie del docu-reality "Teen moms" e l'accogliamo con piacere, perché racconta quello che nessuno racconta. Già: tutte le televisioni nazionali pronte a raccontare la vita segreta dei panda, o gli scandali sessuali di gente assolutamente irrilevante e noiosa, a produrre concerti classici o mostrare sangue e perversioni, non hanno mai messo il dito nella piaga vera, cioè nella vita vera della gente, lasciando, quando si tratta di parlare di temi etici, la parola agli "esperti". Che poi gli esperti siano un noto psichiatra o l'ultima ballerina poco importa, dato che evidentemente poco importa quello che dicono ma come appaiono, quanto sono conosciuti, quanti centimetri di gambe mostrano, quanto sono rifatti/e, insomma, quanto si pensa che riescano a tenere attaccato lo spettatore alla TV. Oppure gli esperti sono astutamente selezionati per mettere dalla parte dei "cattivi" un prete, e da quella dei buoni "uno scienziato", magari con tanto di camice bianco, tanto per far trapelare l'idea che certe cose le dice la chiesa e le dice in modo irrazionale (se l'antagonista è "la scienza"...), mentre aborto, eutanasia ecc sono assolutamente la verità rivelata e il medico-scienziato fa da sacerdote infallibile. Ma torniamo a Teen moms, che dicevamo fa vedere il "mai-visto"; e quale sarà? Semplicemente una serie di ragazze "teen-agers", per l'appunto che invece di quello che la vulgata comune vorrebbe, dopo essere restate incinte invece di far fuori il bambino lo fanno nascere. Eresia! Come pensare che mostrare delle ragazze-madri non sia un attacco alla libertà di aborto, diranno scandalizzati i benpensanti laici? Se ci sono delle (tante) ragazze che avuto un figlio non si suicidano, allora vuol dire che abortire perché si resta incinte da giovani non è la fine del mondo, come ci predicano, che non è un danno per la salute e allora che la motivazione per farlo risulta indubbiamente futile o perlomeno superabile. Ma se l'aborto è un diritto, qualunque "motivo" per definizione dovrebbe essere un "grave rischio per la salute", e allora le cose non tornano; anche perché queste trasmissioni non le trasmette una pia emittente cattolica, ma la più allegramente sbarazzina delle TV, che non si fa problemi a parlare di sesso e trasgressione. Insomma, sembra proprio che questa sia la realtà, non l'aborto à-la-carte, che poi spesso non è quello che la ragazza vorrebbe, ma è fortemente "consigliato" alla ragazza da papà e mamma, o dal padre del bambino (che ovviamente se la dà a gambe). E oltretutto queste trasmissioni ci riportano ad una realtà: che l'età per fare figli non è quella del nostro cervello, che prima pensa alla carriera poi al bebè come fosse un altro accessorio, ma quella delle ovaie, che non fa sconti e che funziona al massimo proprio dai 16 anni ai 30. Ma la società fa davvero qualcosa per aiutare ragazzi e ragazze che prima dei 30 anni vogliano fare famiglia? Che pensano ad un bambino non come un giocattolo da mostrare agli amici nell'ennesima casa nuova ma come un dato della vita naturale come respirare? Certo, non vogliamo invogliare nessuno al sesso "fuori-onda", ma pensateci: sono più approvabili queste ragazze col bambino in braccio, o quelle ricche e soddisfatte, magari a parole rispettose delle regole, che però per "accettare" il figlio gli fanno l'analisi genetica prima che nasca, cromosoma per cromosoma, pronte a disfarsene se i conti non tornano?

 
 
 

Teen cribs

Post n°2 pubblicato il 20 Maggio 2011 da televisionetica
 

 

"Teen cribs", letteralmente "cucce degli adolescenti", è il titolo di un programma di MTV che mostra le lussuose abitazioni di ultraricchi statunitensi, illustrate con sfoggio dai figli, cui sono state ricavate in questi veri castelli dei sotto-manieri, alcuni dei quali con cabina-doccia per i cani. Vi troviamo tutti i confort: mobili bellissimi, palestra, discoteca personale, sale da Bowling, campi da pallacanestro, cinema privato, piscine; quanto la vostra fantasia può immaginare non raggiunge quello che vi troviamo dentro. Il tutto condito da un quadretto idilliaco della famiglia, che compare dopo l'introduzione del teenager, e che mostra amore, solidità, fedeltà. Tutto perfetto. Troppo. Ci angoscia vedere tanta perfezione, perché sappiamo tutti che la maggior parte dei matrimoni in USA va a gambe all'aria nel giro di pochi anni o mesi, e tanto idillio durerà per i ragazzi davvero poco, o magari è già finito visto che è davvero un record arrivare alla adolescenza con ancora i genitori che ti hanno messo al mondo. Ci angoscia perché dà il messaggio che si debba creare una riserva personale per essere felici. Ci angoscia anche lo sfoggio di ricchezza, perché a tutto c'è un limite, in un mondo in cui predomina la povertà e che i proprietari del castello non considerino, nemmeno parlandone. Oltretutto di tutti i ragazzini visti non ne troviamo nessuno malato (i ricchi non si ammalano?) e sono tutti figli unici, e rarissimamente in tre (ma non avevano detto che non si fanno figli solo perché c'è povertà?).

Ci angoscia anche provare invidia, certo, verso chi si può permettere lo sfarzo, e soprattutto ci angoscia che questa invidia prenda i giovani che guardano MTV: come pensare che non ne vengano infettati? In realtà poi l'invidia passa quando questi castelli sembrano delle prigioni, e fanno vedere la miseria interiore di chi pensa che nella vita dei figli tutto vada organizzato, tutto debba esser perfetto. Come scriveva GK Chesterton, spesso i delitti avvengono non nelle povere catapecchie, ma dove tutto è perfetto, dove non c'è possibilità di lasciare tracce da quanto tutto è pulito, ma c'è tanto spazio per tendere agguati; insomma, diceva, i delitti avvengono soprattutto "dove manca un po' di sano disordine cattolico". Non stiamo facendo un inno al pauperismo, né una giustificazione per non essere dei Paperoni, ma stiamo invitando voi a ribellarvi alla cultura della perfezione. Il mondo dei superricchi è bello e patinato, ma dato che tra quelli che conosciamo non ce ne è uno felice, ci domandiamo, parafrasando Leopardi: "A che tante facelle?". Se non serve ad aumentare la felicità, a che pro accumulare? E a che pro mostrare questo sforzo di accumulare e creare separazioni e riserve private come bello e desiderabile, come avviene in tanti spettacoli di MTV?

Abbiamo parlato bene in altre occasioni di MTV per certi spettacoli, ma non possiamo nascondere come invece su questa emittente si trasmettano esempi di superficialità e disordine che influenzano i ragazzi. E non si è un problema di sesso, perché di sesso si può parlare, anzi, se ne deve parlare, se ne può scherzare, spiegare; ma quello che non va è quando l'orizzonte su cui si fa TV si abbassa: non moralmente, ma come respiro. MTV ha mostrato buoni esempi; continui a migliorare sulla buona strada che ci ha fatto vedere

 

 

 
 
 

Teen Cribs

Post n°1 pubblicato il 20 Maggio 2011 da televisionetica
 

Speravamo che con lo show dei record si fosse detta la parola fine alla comparsa di malati e malattie in TV al di fuori di programmi di medicina; in realtà non ci facevamo proprio conto. Infatti così è stato. Due trasmissioni ci mischiano sotto il naso valanghe e malattie, terremoti, tigri e malati: cioè tutto quello che "dobbiamo temere". Parliamo di "Mistero", condotta da Raz Degan e di "Wild" condotta da Fiammetta Cicogna, trasmesse entrambe su Italia 1. E non dico a caso "dobbiamo temere", perché dopo aver visto le trasmissioni, viene solo un senso di ansia. Già: vedere la malattia come si vede un orso impagliato non genera com-passione o solidarietà, ma stuzzica solo la curiosità. E la persona malata non deve essere oggetto di curiosità. Punto e basta. Mettere dei malati insieme ai fenomeni naturali è ovviamente definirli anch'essi dei "fenomeni", cioè cose da vedere. E non ci stiamo. Anche perché sulla malattia molto ci sarebbe da fare per fare buona TV. Invece qui vediamo quello che più suscita spavento e attrazione nel pubblico: dai gemelli siamesi al malato senza braccia o gambe, alla sindrome non identificata ma sicuramente inquietante: buono per tenere incollata la gente curiosa allo schermo, ma non per parlare di medicina. Buono anche per esorcizzare le nostre paure ancestrali, vedendo le angosce altrui; ma poco più. Il problema è che i malati in TV ci devono andare, ma non per essere mostrati, ma per esserci proprio come le altre persone. Ameremmo vedere un giorno una televisione in cui i programmi per bambini non siano fatti solo da quelli "perfetti" o "da pubblicità", ma da bambini comuni, grassi, quello con gli occhi storti, quello brutto, proprio perché siamo fatti così, altrimenti passa l'idea perversa che solo chi è bello ha il diritto di stare al mondo. E ci piacerebbe vedere come hanno fatto in Inghilterra, un'annunciatrice che come tante donne o uomini non ha un braccio, perché anche questo fa parte della vita: non che vada in TV perché non ha un braccio, ma che ci vada anche se non ha un braccio. Perché la malattia è la norma: vogliamo riconoscerlo o no? Tutti siamo portatori di handicap, solo che in qualcuno questo è particolarmente visibile. Censurando quelli in cui l'handicap è visibile vorremmo che nessuno venisse a questionare il nostro di handicap, che teniamo ben nascosto. Perché l'handicap più diffuso è l'handicap affettivo, quello per il quale non sappiamo accettare gli altri e neanche noi stessi; a meno di non essere così stupidi (e tutto congiura a insegnarci a diventarlo) da pensare di essere perfetti. Ma la visione del disabile ci richiama alla verità della nostra disabilità: per questo la nostra società li vuole far sparire; perlomeno dagli schermi, ma in realtà dalla vita stessa. Si chiama "handifobia", ed è l'avversione fobica per l'handicap e l'handicappato. Che al massimo tolleriamo come curiosità da ostentare sugli schermi, come si tollera una mosca bianca o una tigre che miagola. Vorremmo dalla TV qualcosa di più: che racconti la vita, che sia dura ma realista con le malattie, che mostri la forza e il coraggio; che svegli i nostri cervelli senza addormentare i nostri cuori.

 
 
 
« Precedenti
 

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

FACEBOOK

 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

ninja28774marzy80dantetornusciolosofia.caloXSondaggioXLeon001985marcogenitoKatrine82acard77televisioneticafrancescolandolfiSimy_Girla.giovamentecagliari91turvrcma
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963