STORIE DI STRADA

are you talkin' to me?


 “Hey dove credi di andare?”Volevo semplicemente chiudere una luna frase tra parentesi. Meglio, mettere un punto e a capo.Perchè quando un diario finisce i giorni, o più semplicemente gli argomenti, si chiude, lo si mette nel cassetto delle cianfrusaglie, per poi tirarlo fuori dopo anni e sfogliarlo con un misto di allegria e malinconia. Come se non bastasse, oltre al diario, è finito l’inchiostro della mia fida penna. Meglio, non devo più sforzarmi di scrivere tanto per colorare una pagina bianca, ma senza reale voglia di raccontare.Che te ne frega dove me ne vado? Sei un’ombra che transita di passaggio, alla prima nuvola sparirai. Perderei tempo se ti rispondessi. Odio perdere tempo quando:1.     A me non interessa dialogare2.     A te che hai chiesto, non interessa quello che ho da dirtiLa crisi dello scrittore, capita anche ai migliori, figurati a me. Il mio quinto senso e mezzo pizzica (eppure non sono né Peter né Dylan). Sarebbe il caso di aprire una fessura dalla finestra, vediamo come butta la fuori. Tanto fa freddo, domani la chiudo.Domani.Tanto freddo non fa, le nuvole non si fanno vedere. L’ombra sì, pare che, appena appena, in modo impercettibile, si sia allargata. Scostare l’anta? Allargare la fessura per vedere meglio. Curiosa questa strana ombra.Mi ricorda le ombre riflesse in camera di notte. Disegnano oggetti, sagome, forme curiose, a volte terrificanti. Per fortuna basta accendere la luce per farle sparire.Stronza quest’ombra, continua a parlarmi. Acida e stronza. A volte vuole sfogarsi. A volte vuole che sia io a sfogarmi. Mi racconta…anche lei vede altre ombre in mezzo a spiragli di luce.Chi ha aperto la mia finestra? Non ho dato il permesso a nessuno. Il vento?Però, quest’ombra ha preso forma, concreta, e dentro nasconde un prisma luminoso, che mette curiosità, perchè riflette tutti i colori dell’arcobaleno. Quelli freddi. blu, verde, indaco. A volte sono proprio freddi e cinici. It’s Easy?Quelli caldi sono uno spettacolo, rosso, arancio, giallo splendente, solare. Colori che non si trovano molto facilmente. E’ un piacere vederli riflettere sui vetri della mia finestra. Ogni mattina apro la finestra. Di nuvole nessuna traccia,non mi pare nemmeno di vivere nella nebbiosa Pianura Padana, dove l’inverno non ti permette di vedere ad un palmo dal naso. Attendo un raggio, di qualsiasi colore, un SempliceTocco su una piccola pagina bianca. Chissà come canta…Nell’ attesa, diamo un’occhiata al diario, ah ho comprato l’inchiostro per la mia penna.…Nell’attesa non credo di andare da nessuna parte. Per ora.