UTOPIAPOSSIBILE

LA LISTA TSIPRAS E IL DISEGNO DELLA SINISTRA


Pure tra qualche dubbio e non senza valutazioni critiche, la Lista TSIPRAS, per Un'Altra Europa, va votata e sostenuta.Una LISTA che candida alla presidenza della Commissione Europea chi, come Alexis Tsipras, ha saputo mettere insieme, in un paese drammaticamente in crisi come la Grecia, un insieme di movimenti radicalmente progressisti ed autenticamente "di Sinistra",in un soggetto politico, SYRIZA, che raccoglie attorno a se le speranze di chi non si rassegna a vivere in una Europa, in un mondo dominati da un sistema capitalistico artefice, all'interno di una globalizzazione selvaggia, di diseguaglianze ed ingiustizie sociali insopportabili.Sappiamo bene che la LISTA TSIPRAS è oltremodo eterogenea.Su di essa convergono spinte e vocazioni diverse, tuttavia, tutte nel segno volto a disegnare una Europa liberata finalmente dal dominio della TROIKA, delle banche e della finanza internazionale.Quello che sinceramente è difficilmente accettabile è la tendenza, non poche volte manifestata, da parte di alcuni promotori lella Lista stessa, a mettere da canto, quasi fosse una colpa, le caratteristiche autonome di partiti, e sottolineo,partiti che non hanno nessun motivo per non dirsi, e nell'essere,  COMUNISTI, e comunque chiaramente schierati dalla parte di chi QUESTO SISTEMA vuol cambiare in senso nettamente socialista, in contrapposizione netta alle politiche portate avanti dal PARTITO SOCIALISTA EUROPEO, cui non a caso ha aderito un PARTITO DEMOCRATICO oramai da tempo irrecuperabile in senso autenticamente progressista.I partiti, RIFONDAZIONE COMUNISTA, e SEL, fanno ufficialmente parte della LISTA.Io non so se essi abbiano, o meno, prospettive identiche circa la reale possibilità di CAMBIARE PER DAVVERO.La LISTA, a mio parere, deve essere il banco di prova per provare, all'indomani delle elezioni europee,a costruire, con spirito unitario ma deciso, anche in Italia un PARTITO, una AGGREGAZIONE fondati nettamente su una opzione, ripeto, chiaramente anticapitalistica, contro tutti i camuffamenti di una impostazione solo a parole riformista portata avanti dal PSE, che non per caso perde, coi suoi partiti nazionali, a vanyaggio delle destre xenofobe e neofasciste.E per CAMBIARE DAVVERO, occorre essere chiari su un punto.La LISTA non è, almeno per quallo che posso dire con cognizione di causa, parlando per RIFONDAZIONE COMUNISTA, un treno su cui salire, magari per mere ragioni opportunistiche, per poi scendere una volta arrivati in stazione.CHIARO?Ettore Carcione