Gocce di luce

Post N° 135


LA TARTARUGHINA E IL PAGURO. C’era una volta, tanto e tanto tempo fa, nel bel mezzo dell’oceano Pacifico, una piccola tartaruga.La piccina era sola e fragile e molto impaurita dall’ambiente che la circondava, infatti aveva conosciuto la crudeltà del mare, la dura vita per la sopravvivenza e le difficoltà alle quali l’anello debole della catena alimentare deve far fronte per cercare di non finire nella bocca di qualche squalo.Nella sua breve ma avventurosa vita la bestiola aveva dovuto affrontare molti pericoli: branchi di squali, furiose morene, bracconieri senza scrupoli e l’attacco delle grandi orche….ciò nonostante era sempre riuscita a cavarsela….ma a caro prezzo….infatti la corazza della tartarughina era diventata talmente spessa e compatta che a nessuno era concesso di entrarvi poiché non vi erano aperture e la piccola rischiava di soffocare.Un giorno, mentre nuotava sola e sconsolata nel mare, le si avvicinò un piccolo paguro.E’ risaputo che questi animali siano alla continua ricerca di una casa dove poter ripararsi.Il paguro allora chiese alla tartaruga: “ Che bella casina che hai, posso ripararmi li con te? “La tartaruga, sorpresa dalla richiesta della bestiola rispose” Ti ospiterei volentieri, ma vedi la mia corazza non ha aperture e nemmeno tu riusciresti ad entrare “e si mise a piangere perché si sentiva tanto sola.Non appena vide le lacrime che solcavano il musino, il paguro si fiondò sul guscio della tartaruga per cercare di aprire qualche varco, ma dopo giorni e giorni di tentativi la corazza era ancora intatta.Il paguro non si arrendeva, non voleva lasciare la sua amica sola, cosi si sdraiò su di lei e le disse “stai tranquilla mia dolce amica, non ti lascerò sola, aspetterò qui con te che la natura faccia il suo corso, che la salsedine deteriori la corazza, e quando questo accadrà io sarò con te….dobbiamo solo avere pazienza”.Un giorno, mentre i due giocavano insieme accanto alla spiaggia, un motoscafo ad alta velocità, si diresse verso il paguro. La tartarughina per proteggere il suo amico lo difese con la sua corazza e i due vennero sbalzati sulla spiaggia privi di sensi.Al loro risveglio lo stupore fu immenso, nel guscio della tartarughina si era creata una piccola crepa, dovuta all’impatto con l’imbarcazione e da quel momento il paguro fu in grado di entrare nell’armatura dell’amica e di starle sempre accanto a lei. (Chiara)