PENSIERI DELLA NOTTE
E la pioggia cade scrosciante sui tetti delle case, sui
prati fioriti, sulla pelle nuda.E’ notte,
dormire è impossibile, leggere impensabile,
l’unica idea che sfiora la mia mente è quella di uscire
di casa,
con i piedi nudi accarezzo la terra bagnata e umida.
Il freddo della notte è pungente,
entra nella pelle, nelle vene, nelle ossa e scava,
scava fino a giungere nel più profondo della
mia anima.
Anima: percezione indefinita dell’irreale, del reale,
consapevolezza di una forza interiore che non può essere
percepita da chiunque.
Spirito vulnerabile sempre in contrasto col corpo
fragile e delicato capolavoro divino
plasmato dalle mani di un eterno creatore,
nicchia che racchiude tutte le debolezze dell’essere
umano.
Mentre gli occhi contemplano il cielo nero
rischiarato dalle stelle luminose,
mi interrogo sulla meraviglia del creato e sulla pienezza
della mia vita.
La mente si libera dai pensieri,
il cuore si spalanca
all’immensità
rendendosi parola, verbo pronto a raccontare la densità
di un’esistenza.
Il corpo perde le sensazioni,
ma nello stesso tempo amplifica le percezioni, il tatto,
la vista, l’olfatto, il gusto sondano la perfezione del creato,
in un continuo divenire
mentre il mio spirito interiore si espande
e raccoglie come primizie i frutti della
contemplazione.
L’anima si espande e mi faccio padrona della
mia
grandezza interiore,
pienezza di una vita che regala infinite emozioni.
Cerco di rendere questo attimo mio,
solo mio,
di catturarlo e metterlo in una teca
per poterlo liberare al momento opportuno come
esaltazione dell’interiorità,
ma non è possibile, l’attimo è fuggente e passa,
facendomi precipitare nel tumulto interiore dei ricordi;
mi rendo conto di quanto la mia anima sia fragile,
ingenua,
incapace di utilizzare quegli strumenti che possono
renderla più forte.
Cosi apro gli occhi e mi ritrovo sola, fuori, al buio….
cosciente di quanto la mia essenza sia infinitamente
minuscola
rispetto all’immensità del creato.
(Chiara)