Gocce di luce

SENTIMENTI


Miei cari amici, casualmente, sfogliando tra i miti e le leggende, cosa che mi affascina molto, ho scoperto questa storiella. Sfortunatamente avrei voluto essere io l’autrice di un mito cosi appassionante nella sua semplicità, ma questa volta ne do il merito all’autore.In ognuno di noi sono presenti tutti i sentimenti citati nel testo, ma su tutti ve ne è sempre uno che prende prevalenza su tutti gli altri e che ha il merito di contraddistinguere il nostro carattere e di renderci unici nella nostra diversità.Vorrei che leggendo ognuno di voi potesse trovare quale è il sentimento prevalente, poiché solo essendo coscienti di ciò si può migliorare il proprio IO per noi e per gli altri…buona lettura amici miei.Raccontano che un giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualita’ degli uomini. Quando la Noia si fu presentata per la terza volta, la Pazzia come sempre un po' folle propose: "giochiamo a nascondino!". L'Interesse alzo’ un sopracciglio e la Curiosita’ senza potersi contenere chiese: "a nascondino? di che si tratta?" "é un gioco -spiego’ la Pazzia - in cui io mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1000000 mentre voi vi nascondete, quando avro’ terminato di contare, il primo di voi che scopro prendera’ il mio posto, per continuare il gioco". L'Entusiasmo si mise a ballare, accompagnato dall'Euforia. L'Allegria fece tanti salti che fini’ per convincere il Dubbio e persino l'Apatia, alla quale non interessava mai niente.... pero’, non tutti vollero partecipare. La Verita’ preferi’ non nascondersi: perché se poi tutti alla fine la scoprono? La Superbia penso’ che fosse un gioco molto sciocco (in fondo cio’ che le dava fastidio era che non fosse stata una sua idea) e la Codardia preferi’ non arricchirsi. "UNO,DUE,TRE..." -comincio’ a contare la Pazzia. La prima a nascondersi fu la Pigrizia che si lascio’ cadere dietro la prima pietra che trovo’ sul percorso. La Fede volo’ in cielo e l'Invidia si nascose all'ombra del Trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sull'albero piu’ alto. La Generosita’ quasi non riusciva a nascondersi: ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso per qualcuno dei suoi amici. Che dire di un lago cristallino? Ideale per la Bellezza. Le fronde di un albero? Perfetto per la Timidezza. Le ali di una farfalla? Il migliore per la Volutta’. Una folata di vento? Magnifico per la Liberta’. Cosi’ la Generosita’ fini’ per nascondersi in un raggio di sole. L'Egoismo, al contrario trovo’ subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé. La Menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non e' vero, si nascose dietro l'arcobaleno!). La Passione e il Desiderio al centro dei vulcani. L'Oblio....non mi ricordo...dove? Quando la Pazzia arrivo’ a contare 999999 l'Amore non aveva ancora trovato un posto dove nascondersi poiché li trovava tutti occupati; finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise di nascondersi tra i suoi fiori. "Un milione!" - conto’ la Pazzia. E comincio’ a cercare. La prima a comparire fu la Pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udi’ la Fede, che stava discutendo con Dio su questioni di teologia, e senti’ vibrare la Passione e il Desiderio dal fondo dei vulcani. Per caso trovo’ l'Invidia e poté dedurre dove fosse il Trionfo. L'Egoismo non riusci’ a trovarlo: era fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe. Dopo tanto camminare, la Pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scopri’ la Bellezza. Con il Dubbio le risulto’ ancora piu’ facile, giacché lo trovo’ seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da che lato nascondersi. Alla fine trovo’ un po' tutti: il Talento nell'erba fresca, l'Angoscia in una grotta buia, la Menzogna dietro l'arcobaleno e infine l'Oblio che si era gia’ dimenticato che stava giocando a nascondino; solo l'Amore non le appariva da nessuna parte. La Pazzia cerco’ dietro ogni albero, dietro ogni pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e comincio’ a muovere i rami. Quando, all'improvviso, si udi’ un grido di dolore: le spine avevano ferito gli occhi dell'Amore! La Pazzia non sapeva piu’ che cosa fare per discolparsi; pianse, prego’, imploro’, domando’ perdono e alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida. Da allora, da quando per la prima volta si gioco’ a nascondino sulla terra, l'Amore e' cieco e la Pazzia sempre lo accompagna...