Gocce di luce

vita di chat


Come promesso tempo orsono, ecco il mio post su: nascita, evoluzione, epilogo e morte di una chat.Dopo tre anni di militanza in digiland, ho avuto modo di esaminare e valutare la mutazione dell’emivita di una chat , poiché dovete sapere che il mondo virtuale non è altro che la proiezione di un piccolo mondo reale e come ogni sistema, poiché di sistemi si tratta, è soggetto alle leggi naturali che ne determinano l’evoluzione.Questa teoria darwiniana adattata al nostro comune universo ci dà la possibilità di conoscer un po meglio questa realtà (seppur il termine sia usato in modo errato).Solitamente quando una stanza nasce gli individui che la popolano sono ignari di quello a cui stanno andando incontro, poiché inizialmente tutto sembra nuovo e circondato da un alone di mistero e nello stesso tempo di entusiasmo per l’opportunità di nuove conoscenze che ci vengono prospettate, ma poi tutto cambia, un po come una pupa che diviene farfalla, il problema è che spesso e volentieri il cambiamento è metaforicamente contrario.Il mondo chat col tempo si arricchisce di strani personaggi, ognuno di essi con una storia e un passato da raccontare e, più il passato è tragico e intrigante, più diviene uno specchietto per le allodole…difatti la sindrome che spesso cattura alcuni membri di digiland è quella definita “sindrome della crocerossina”. Chi ne è affetto tende a manifestare effetti collaterali quali affetto e protezione verso personaggi: inermi, apparentemente inoffensivi e totalmente vulnerabili.La sindrome meglio conosciuta come “delirio della cura del gattino bagnato”, porta la crocerossina a divenire l’eroina (non intesa come droga) di turno trasformandola in una specie di rotvailer disposta ad attaccare tutto e tutti nell’incessante difesa dei poveri gattini.Questo atteggiamento spesso conduce alla creazione di fazioni opposte…avete presente guelfi e ghibellini…con la sola differenza che ci si combatte a suon di post.Ovviamente il malcontento comune viene aggravato da vicende parallele e singolarmente periferiche, che portano la chat ad assumere le sembianze di un piccolo paesello ove tutti sanno tutto di tutti e….  il cornuto è sempre l’ultimo a sapere…Come spesso si confà nella migliore tradizione rurale il pettegolezzo e la chiacchiera fanno gola a tutti e ciò è evidenziato dal numero di commenti sorti per fare polemica…soprattutto di individui riniccati per paura di esporsi, dal momento che più una situazione spinosa, più suscita attenzioni.E’ oltremodo affascinante notare come le persone traggano godimento dai malumori comuni e, più ci si addentra nel marcio che deriva da quest’ultimo, più viene generato una specie di orgasmo comune che muta la stanza in una sorta di bolgia lussuriosa, un fak simile di un girone dantesco new age.Da tali situazioni ecco gli appellativi e i marchi dati alle persone in base agli atteggiamenti e alle posizioni prese…inutile dire che gli atteggiamenti riportati in chat si rivoltano poi su quella che è la vita reale di ognuno di noi…A proposito vi siete mai chiesti perché il diavolo faccia le pentole ma non i coperchi? Ovvio perché i coperchi sono tutti in chat ahahahahah difatti molti di essi stan bene su tante pentole ahahahahah.L’apice e lo stravolgimento della chat soggiunge quando i singoli componenti provano il desiderio spasmodico di confidarsi con qualcuno e di porre fine alle loro frustrazioni, tensioni e sofferenze attraverso l’ausilio di una litigata comune…e li ecco la “fiera dell’uva”…giungono insulti, cattiverie gratuite che poco sanno di bon ton, frecciatine (le frecciate sono solitamente di due tipi o raffinate e velate o di un turpiloquio tale da far arrossire pure il più gretto degli scaricatori di porto).Quando si giunge a questo stadio gli animi infervoriscono dando scena a uno spettacolo che sa molto di tragicomico…in quei casi il consiglio è di prendere appunti poiché il linguaggio è molto colorito una specie di tessuto missoni della volgarità.Quando finalmente sul campo iniziano a comparire le prime vittime ecco a voi l’epilogo di una stanza…da questo momento inizia il periodo della quiescenza o meglio definita come “quaresima di chat”.Durante il tempo di quaresima i personaggi più in voga della stanza scompaiono, dando spazio a quelli che possiamo definire spettatori i quali hanno l’ingrato ma divertente compito di commentare il risultati della battaglia….avete presente il Maurizio Costanzo Show? O la rena di Giletti? Ecco una cosa simile….solo che non ci sono né Merluzzi né la Parietti,La stanza da questo memento risulta orfana, abbandonata, con la dichiarazione di una conduzione anarchica poiché priva di timoniere….a proposito ma gli amministratori esistono ancora vero?Non temete amici miei la vita di una chat è come una sorta di circolo vizioso, ci vuole solo tempo e poi ricomincerà tutto da capo, forse cambieranno le persone, forse cambieranno le modalità…ma la vita è fatta di corsi e ricorsi storici…basta solo farci l’abitudine.Un consiglio da una che è ormai veterana e che sfortunatamente non impara mai a essere distaccata…Prendete la chat come un gioco poiché non vale la pena stravolgere la propria vita per essa.Un saluto a tutti e come al solito buona chattata a tutti ciao!PS:….OVVIAMENT IL POST E’ STATO SCRITTO PER SDRAMMATIZZARE UN PO LA VITA DI CHAT QUINDI FACCIAMOCI UNA BELLA RISATA E COME AL SOLITO AUGURO A TUTTI I MIEI CARI LETTORI UNA FANTASTICA STUPEFACENTE GIORNATAAAAAAAAAAAAAAAAAA!