Gocce di luce

PENSIERI NOTTURNI


Eccomi qui dopo un anno d’assenza a scrivere ancora su questo mio amico diario. Gocce di Luce è nato qualche anno fa, per colmare quel vuoto che qualcuno aveva lasciato, per riversare le mie sofferenze in questo mondo, sperando forse in una parola gentile, una carezza affettuosa, un gesto clemente. Qui ho conosciuto molte persone, alcune delle quali ancora mi accompagnano e sanno donarmi un sorriso in quei momenti di tristezza e di sconforto che spesso fanno capolino nella vita di tutti noi; onestamente non so quale sia stato il motivo di questo improvviso ritorno, forse il periodo difficile che sto passando, forse i dubbi che pervadono la mia mente, forse il solo disperato bisogno di scrivere, di ritrovare la mia essenza come narratrice della fragile anima di una persona….si fragile poiché è così che ora mi sento, in balia di mille decisioni da dover prendere, di strade da percorrere, di nuove battaglie da affrontare.Una volta venivo additata come il giustiziere della chat, come una persona cinica e algida, incapace di provare affetto per qualcuno…ma come molti ben sanno mi ero trasformato in un essere asettico per via di situazioni e disavventure che fanno crescere in fretta, che trasformano un piccolo micio bramoso di coccole e amore, in una belva assatanata di vendetta.Mi sentivo come quel cucciolo che dopo aver donato la propria fedeltà al padrone, diventava vecchio e veniva abbandonato per essere rimpiazzato da un nuovo cucciolo, sicuramente più bello e interessante.Il tempo fortunatamente rimargina le ferite e allontana dalla mente i brutti ricordi; spesso si ha la fortuna di rimuovere incubi e amarezze, ma cancellarli è impossibile e a volte ritornano, riemergono da quell’angolino buio della memoria, richiamati da episodi recenti.Ieri credevo che la tigre di un tempo avesse ritrovato gli artigli, ma mi sbagliavo, ho bisogni di quello stimolo che serve per affrontare le avversità, quella luce che permette di comprendere cosa sia la cosa giusta da fare, la via da intraprendere, il cammino da seguire.Credo sia giunto il momento di guardare al futuro, di prendere decisioni vere e concrete, senza esitazione, senza paura.Ecco la paura che torna, il disagio di non essere all’altezza, di non arrivare dove altri arrivano, di non essere abbastanza intraprendente, interessante, graziosa, intelligente….l’incubo di deludere chi amo, il terrore di perdere qualcosa o qualcuno.Vorrei ritornare quella tigre di un tempo, vorrei svettare alta nel cielo come un’aquila, vorrei ululare alla luna fiera come un coiote, vorrei che la mia tastiera tornasse a scrivere quei meravigliosi versi che commuovevano i lettori del mio blog, vorrei cancellare la donna pragmatica e ritrovare quella ragazzina sognatrice e ingenua che chiudeva gli occhi e si tuffava in quel mondo fantastico contornato di figure mitologiche e fiabesche.So che la nebbia prima o poi abbandonerà i miei pensieri e tutto mi sarà più chiaro, ma chiedo a voi, miei vecchi e nuovi amici, di tendere le braccia verso di me, di prendere dolcemente la mia mano e di condurmi la dove sarò cieca, di essere caldo rifugio in queste mie notti tenebrose e di divenire fermo sostegno laddove non avrà più voglia di combattere.Vi abbraccio amici miei consapevole che domani, al mio risveglio, l’alba di un nuovo giorno possa restituirmi la fiducia ormai persa.