Gocce di luce

TRISTEZZA FINITA E' TORNATA EURI


Ieri pomeriggio qualcuno ha saputo punzecchiare il mio orgoglio; ero talmente nervosa e amareggiata che avrei tanto voluto per un breve attimo tornare ai vecchi tempi, ai post pungenti ove la penna feriva più che la spada….i tempi dove venivo odiata o amata per quello che scrivevo, dove in poche righe e con molto sarcasmo mi difendevo da chi sembrava essere più forte di me, da chi si dilettava a farmi star male, ma poi, tornando a casa ho ripensato a una persona cara che stava soffrendo e alla quale non sono stata accanto perché troppo presa dai miei problemi. Come se non bastasse ho ricevuto la telefonata di un amico che si è sfogato con me per aver perso una persona cara; quindi sono rinsalita e ho iniziato a vedere la mia giornata di malumori in un modo più nitido sotto una luce diversa.Mi sono fatta prendere dallo sconforto e dalla solitudine solo e unicamente a causa di una momentanea freddezza che forse non meritava un tale stato d’animo, il fatto di poter essere d’aiuto a chi ha bisogno ha allontanato dalla mia mente quel senso di soffocamento che lentamente mi stava divorando, mi sono resa conto di essere stata utile a qualcuno che stava cercando il mio aiuto e mi sono sentita viva e nel contempo estremamente felice.Il mio difetto è quello di essere troppo sensibile, di essere passionale in tutto quello che faccio e di mettere anima e cuore in tutti i rapporti, purtroppo tutto ciò ha un rovescio della medaglia poiché si tende sempre a soffrire più del dovuto e a sentirsi soli quando la freddezza e l’asepsi prendono il sopravvento.Mi sono quindi ricordata di un episodio accaduto anni fa quando frequentavo il corso di perfezionamento.All’epoca lavoravo con un gruppo di ragazzi che presi dallo sconforto per un compito dato da ultimare entro il fine settimana, avevano abbandonato l’impresa….A quel punto non mi sono persa d’animo e ho convinto tutti che l’importante non era arrivare all’obiettivo, bensì tentare e metterci tutta la buona volontà possibile per arrivare ad esso.Sta di fatto che dopo un fine settimana passato a lavorare il risultato è stato eccellente con una gratificazione generale di tutta la mia squadra.La psicologa che ci stava seguendo ha affermato che in un momento di sconforto generale io ero stata il cuore del gruppo e che in un momento tanto difficile il mio cuore aveva battuto anche per gli altri.Ho imparato che questo vale anche per i rapporti umani, che a volte per far continuare un qualsiasi tipo di rapporto, il cuore di uno deve battere più dell’altro.Sono felice di essermi ricordata di quelle parole, poiché ora so che non devo più farmi prendere dallo sconforto se qualcuno si dimostra più scostante o se con la mente è lontano anni luce, in quel caso il mio cuore deve battere più forte per mantener vivo un rapporto.Io non devo dimenticare chi sono e soprattutto non devo dimenticare quanto forte passa battere a volte il mio cuore, poiché solo grazie ad esso ho potuto riconoscere la vera natura delle persone che ho incontrato in questi anni.Mi voglio impegnare a non perdermi d’animo e a non lasciarmi abbattere dalle futilità, dopo tutto chi mi vuol bene è e sarà sempre con me, mentre coloro che han preso le distanze, che mi sono ostili e che non si curano minimamente della mia esistenza….beh, che dire? La perdita sarà solo loro, non certamente mia.Oggi sono tornata ad essere Euridice….per me stessa e per tutte le persone che mi vogliono bene.