Se vi dicessi la parola "Magliana" a cosa pensereste? Sicuramente agli anni Settanta e soprattutto alla "banda della Magliana". Ma, vi chiederete, cosa centra tutto questo? Vi rispondo subito. Dal 10 novembre, con il titolo "Romanzo Criminale", arriverà in televisione la "nuova banda della Magliana", che trasforma in un'epopea quelli che furono gli anni Settanta. In tutto - come leggiamo dal comunicato stampa di Cinecittà News - avremmo 12 episodi da 50 minuti su Sky Cinema 1 e Sky Cinema Hd. Questo prodotto - ha spiegato Riccardo Tozzi - rappresenta al meglio il linguaggio televisivo che può essere alto quanto il cinema di miglior livello, come insegnano le serie Usa di qualità che ci piacciono tanto e che ci fanno dire che in Italia nonriusciremo mai a farle. Al centro della serie, naturalmente, ci saranno le gesta di quel gruppo che all'inizio degli anni '70 voleva impadronirsi di Roma a suon di rapine, omicidi e traffici di droga; i protagonisti sono "eroi negativi - dice Sergio Sollima - che però fanno una brutta fine. Non credo che il pubblico giovane ne possa essere influenzato. A noi interessava una rappresentazione della realtà che non fosse edulcorata, così come non abbiamo taciuto sugli intrecci con la politica, i servizi segreti e con i fatti realmente accaduti".
TV: BANDA DELLA MAGLIANA SU SKY
Se vi dicessi la parola "Magliana" a cosa pensereste? Sicuramente agli anni Settanta e soprattutto alla "banda della Magliana". Ma, vi chiederete, cosa centra tutto questo? Vi rispondo subito. Dal 10 novembre, con il titolo "Romanzo Criminale", arriverà in televisione la "nuova banda della Magliana", che trasforma in un'epopea quelli che furono gli anni Settanta. In tutto - come leggiamo dal comunicato stampa di Cinecittà News - avremmo 12 episodi da 50 minuti su Sky Cinema 1 e Sky Cinema Hd. Questo prodotto - ha spiegato Riccardo Tozzi - rappresenta al meglio il linguaggio televisivo che può essere alto quanto il cinema di miglior livello, come insegnano le serie Usa di qualità che ci piacciono tanto e che ci fanno dire che in Italia nonriusciremo mai a farle. Al centro della serie, naturalmente, ci saranno le gesta di quel gruppo che all'inizio degli anni '70 voleva impadronirsi di Roma a suon di rapine, omicidi e traffici di droga; i protagonisti sono "eroi negativi - dice Sergio Sollima - che però fanno una brutta fine. Non credo che il pubblico giovane ne possa essere influenzato. A noi interessava una rappresentazione della realtà che non fosse edulcorata, così come non abbiamo taciuto sugli intrecci con la politica, i servizi segreti e con i fatti realmente accaduti".