evalunaebasta

Amareggiata...


...rattristata e addolorata dalla trasmissione di Riccardo Iacona ieri su Rai3.2 ore in cui è stata fatta una fotografia fedele della scuola pubblica di oggi. La scuola dei tagli, la scuola dei precari dai 1000 volti, la scuola di chi, tra miriadi di difficoltà non vuole mollare ed è disposto ad allontanarsi da casa per poter raggranellare solo punteggio, perché di soldi ne metterà da parte davvero pochini. La scuola degli edifici fatiscenti, che crollano a pezzi…dove se piove devi aprir l’ombrello anche in aula e se c’è sole rischi d’abbronzarti come se avessi trascorso una vacanza alle Mauritius.E poi, a far da contraltare, c’è la scuola paritaria, quella dei figli di papà, quella degli alunni in divisa, quella dove c’è persino la piscina.E i genitori di quei bambini superfortunati che s’affrettano a dichiarare che no…loro neanche per un istante hanno pensato d’iscrivere il loro pargolo in una scuola pubblica, loro investono sul futuro dei propri rampolli…e che vuoi che siano 8000 euro l’anno? Nulla, in effetti…lo sanno persino i cassintegrati della Fiat…che discorsi!!! Scrivo da “addetta ai lavori”, lo sapete. Nella scuola pubblica ci lavoro da tanti anni e conosco la grande professionalità di chi in questa scuola sgangherata ancora ci crede. Conosco la caparbietà e l’ostinazione degli insegnanti che mandano avanti la baracca con il poco che hanno. Conosco l’impotenza ed il dispiacere di dirigenti e direttori amministrativi che sono costretti a stringere la cinghia per mancanza di risorse. Dopo la trasmissione di ieri mi sono accorta di lavorare in un’isola felice.Ogni anno abbiamo il materiale didattico che richiediamo…i cartelloni non dobbiamo riutilizzarli come ho visto fare ad una collega siciliana. Le pareti delle nostre aule son colorate e pulite. I bimbi che utilizzano il servizio di tempo pieno pranzano con un pasto caldo e lo fanno in una mensa confortevole. I nostri bimbi non fanno lezione con cappello e sciarpa perché l’edificio è sufficientemente riscaldato. Abbiamo un laboratorio scientifico attrezzato, un’aula multimediale con numerosi pc a schermo piatto e sedute confortevoli per gli alunni, abbiamo una palestra moderna e degna di tale nome, nei cui bagni ci sono persino le docce. Anche i nostri alunni “parlano” inglese già dalla scuola dell’infanzia e nella primaria usufruiscono di un’insegnante di madrelingua. E l’attività motoria è condotta da esperti federali con un piccolo contributo delle famiglie che son ben liete di coadiuvare la scuola.Quando un collega si assenta riusciamo ancora a sostituirlo senza dividere gli alunni in altre classi (se non in rarissime occasioni).E mi domando perché non sia così anche altrove (insegno in una piccola scuola di un piccolo paese di questo tanto bistrattato sud)…mi chiedo perché in altre realtà l’ordine, l’organizzazione e la pulizia debbano essere relegati alla scuola paritaria e non a quella pubblica.Sicuramente le nostre famiglie son fortunate e dovrebbero ringraziare un dirigente oculato e attento e una direttrice amministrativa che gestisce il denaro pubblico nel migliore dei modi. E mi chiedo come mai a parità di fondi elargiti da noi si riesca ad assicurare almeno il minimo ed in altre realtà neanche quello. E allora lasciatemi dire che sparare a zero sulla scuola pubblica in toto a poco serve se non a fare il gioco di quella paritaria, dove si sa che le professionalità dei docenti non si misurano dalla loro preparazione, dove l’aggiornamento degli insegnanti è carente, dove si brilla solo esteriormente.E dove ci si può permettere di rifiutare l’ingresso di un diversamente abile o sorridere mentre si afferma che nessuno vieta l’iscrizione ad un extracomunitario, ma poi come fa “poverobimbonero” a partecipare ad una festa di compleanno di un esponente della media/alta borghesia e se mai fosse ammesso alla festa del vip che regalo potrebbe mai comprare??? (una dirigente che afferma ciò è una vergogna per la categoria).Sostengo da sempre che la scuola sia palestra di vita e che si cresce e ci si forma grazie alle diversità…e non aggiungo altro, perché oggi sono in vacanza e avrei voluto staccare la spina. Ma ci credo troppo in questa scuola e spero che la cara Mariastella che tra poco diventerà madre capisca che uno stato che investe sulla scuola, investe sul proprio futuro e la pianti di tagliare a destra e a manca. Cominci a chiedere al suo amico Larussa di limitare le missioni all’estero con relative 200 euro di diaria…garantiremmo una scuola sicura e funzionale ai nostri figli…e non mi sembra poco.