Creato da piccolababy771 il 03/03/2010

pericoli dell'anima

i pericoli dell'anima

 

PRATICHE OCCULTE

Post n°3 pubblicato il 03 Marzo 2010 da piccolababy771

Sciamanesimo

Lo sciamanesimo si rifà alle "religioni della natura". Secondo questa visione del mondo "originaria", il mondo minerale, vegetale, animale ed umano, il mondo sottile degli spiriti e delle divinità esistono uno dentro l'altro e uno per l'altro. Lo "sciamano" è una persona che intraprende un viaggio nel mondo degli spiriti aiutato dall'ingestione di particolari sostanze psicotropiche, o da rituali pagani. Durante le sedute di guarigione, alla persona da guarire vengono date delle lettere e dei suoni, delle immagini o delle erbe, scelte a seconda dei sintomi o dei problemi dichiarati, o percepiti da colui che opera il rituale di guarigione. Più la persona si sente vicina alle forze spirituali, e più cresce la fiducia, l'ottimismo, la volontà di stare bene.

Si tratta di vere e proprie sedute spiritiche.


Biodanza

Il sistema Biodanza è nato in Cile negli anni 60 ad opera dello psicologo ed antropologo Rolando Toro, tuttora vivente.

Il sistema Biodanza, nelle parole del suo fondatore, è: "Un sistema di integrazione e di sviluppo umano che si basa su vivencias indotte attraverso la musica, il movimento e gli esercizi di comunicazione all'interno di un gruppo". Tutte le attività e gli esercizi si svolgono in gruppo e sono finalizzati a stimolare le potenzialità individuali nell'ambito dell'affettività, della vitalità, della sessualità, della creatività e della trascendenza. Tutto ciò porta a facilitare la comunicazione con le altre persone, elevando la qualità affettiva dell'esistenza.

Il prefisso Bio esprime l'idea che al centro dell'universo non vi sia l'uomo ma la vita. Infatti esistono, per il sistema Biodanza due tipi di percezione: quella biocentrica e quella antropocentrica. È proposta ai bambini e agli adolescenti nelle scuole, agli adulti e alle donne in gravidanza ed anche per riabilitare gli anziani e i malati sia fisici che mentali.

Colpisce per il suo carattere innocuo in apparenza, ma potrebbe essere una disciplina-paravento in quanto coloro che la praticano si dedicano anche ad altre discipline come il training autogeno e persino lo sciamanesimo.


Shiatsu

Con il termine shiatsu (in giapponese shi = dita, atsu = pressione) si indica una forma di terapia manuale che fu creata da T. Namikoshi circa un secolo fa: si pratica la tecnica del massaggio tradizionale giapponese, abbinandole a tecniche di terapia manuale occidentali come le mobilizzazioni articolari, lo stretching, ecc. La maggior parte dei punti in cui si agisce con il massaggio corrisponde ai meridiani dell'agopuntura cinese. Lo scopo del trattamento shiatsu è quello di "liberare" i meridiani, cioè i canali dove scorrerebbe l'energia vitale e permettere un migliore scorrimento della stessa.

La malattia, infatti, nello shiatsu è vista come uno squilibrio energetico, dovuto ad una "occlusione" del meridiano di scorrimento, con conseguente danno agli organi.

Lo shiatsu ha diverse vie, tra cui lo Zen Shiatsu e lo Iokai Shiatsu.

Nei termini dell'approccio della medicina orientale, bisogna tenere conto che lo shiatsu non riguarda solo i sintomi e il trattamento, ma include l'aspetto spirituale, ossia considera che la malattia deriva dall'attitudine interiore profonda dell'individuo, e la vita profonda corrisponde allo spirito.

Per questo un terapista shiatsu ha affermato che: "la relazione clinica difficilmente potrà esprimere fino in fondo l'atmosfera di solidarietà, di intimità, di reciproca conoscenza e di consapevolezza che si sviluppa tra terapista e paziente e che rende spesso magica l'esperienza dello shiatsu per entrambi."

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YOGA PRATICA OCCULTA

Post n°2 pubblicato il 03 Marzo 2010 da piccolababy771

I Cristiani e lo Yoga

alcune considerazioni rivolte ai lettori cristiani 

LO YOGA (a cura di Claudia Guiati)

Dialogando con amici e conoscenti ho scoperto che la maggior parte di loro è convinta che lo yoga sia una tecnica di rilassamento che dà ottimi risultati, oppure semplicemente una ginnastica; i più intellettuali pensano che si tratta di una filosofia di vita. Mi sono anche stupita nel sapere che vi sono insegnanti che consigliano ai genitori di far praticare lo "yoga" agli adolescenti che manifestano la tipica insofferenza e il disagio di questa età di transizione; e nel sentire nei programmi televisivi eminenti medici consigliare lo yoga come cura di diverse malattie, in particolare quelle cardiovascolari.

Cos'è veramente lo yoga?

Lo yoga è assai diffuso in Europa e negli Stati Uniti d'America ormai da molti anni. La pratica di questa disciplina viene incoraggiata per aiutare un armonioso sviluppo dell'uomo, grazie a delle forze interne che dovrebbero produrre benessere. Questa forma di meditazione si prefigge lo scopo di rendere l'individuo capace di interagire con delle forze esterne "cosmiche". Per questo non si tratta solo di una ginnastica dell'anima, ma ha delle implicazioni e dei fondamenti religiosi molto evidenti. Il dizionario della lingua italiana alla parola yoga afferma chiaramente: "Dottrina filosofica indiana e sistema morale-religioso la cui essenza è la meditazione. Ammette l'esistenza di un'anima primordiale anteriore alla materia e sostiene che dall'unione della prima con la seconda nasca lo spirito della vita. La pratica yoga consiste quindi in una specie di processo di divinizzazione di chi la segue."Infatti, l'ascesi dello yoga dovrebbe permettere l'unione dell'atman con il Brahman, cioè dell'individuo con l'essenza divina. Questo ci ricorda le parole di satana in Eden: «... i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio.» (Genesi 3:5)Il dizionario Devoto-Oli afferma che lo yoga è un complesso di tecniche ascetiche indiane, comuni sia a varie forme di induismo, sia al buddismo.Chi pensava che lo yoga fosse una banale forma di rilassamento, ha motivo di ricredersi. Chi pensa poi che questa tecnica sia compatibile con il pensiero cristiano, rifletta sulle sue origini occulte.

Yoga classico

Lo yoga indiano nasce da un testo attribuito a Patanjali di cui si conosce ben poco. Sarebbe vissuto nel Pendjab nel IV° secolo. Questo testo stabilisce il pensiero e la pratica dello yoga.

Oggi lo yoga indù non è che una delle pratiche e dottrine yoga; generalmente si dice che questa pratica ha lo scopo di raggiungere la salvezza per mezzo della conoscenza di una verità intima; ciò è possibile grazie a delle prodezze corporali e mentali che portano al progresso spirituale.

La parola “yoga” letteralmente significa “giogo, attacco per gli animali da tiro”.

Questo giogo dovrebbe permettere l’unione con il divino, e la liberazione dalla sofferenza. Gli esercizi psichici e corporali dovrebbero permettere all’individuo di uscire dal mondo fenomenale, per raggiungere l’Unità essenziale e fondersi con lei.

Lo scopo dello yoga è di sopprimere la coscienza normale per raggiungere un altro stato di coscienza.

Ma tutto questo non ha nulla di scientifico, ed è in realtà una pratica religiosa vera e propria!

Di primo acchitto lo yoga sembra inoffensivo nei suoi diversi esercizi; ma trasporta i suoi adepti in un mondo spirituale e religioso. Offre all’uomo - momentaneamente - la liberazione dall’ambiente che lo circonda e che lo stressa, raggiungendo una sorta di pace interiore.

È un sentiero di autoredenzione che parte dal basso per raggiungere l’alto. Al contrario, il sentiero della salvezza cristiana va dall’alto verso il basso: è Dio, che donandoci Gesù, ha desiderato riportare l’uomo a Dio.

Lo yoga è una religione - le cui radici affondano nell’induismo - e si va sostituendo sempre di più, per molte persone, alla fede cristiana. Che si creda o no all’induismo, la pratica dello yoga avrà un’influenza nella vita del partecipante.


Hatha Yoga

Vi sono diverse pratiche yoga come il Karma Yoga, il Bhakti Yoga o il Raja Yoga, ma quando si parla di yoga in Occidente in generale si fa riferimento allo Hatha Yoga, che è una forma di yoga basata sull’associazione di esercizi fisici (asana) e di esercizi respiratori (Pranayama).

Questa tecnica permette di stimolare l’attività dei centri di energia psichica (chakra) per far emergere la Kundalini. Kundalini sarebbe un serpente femmina od una dea coricata, che dorme alla base della colonna vertebrale. Quando viene risvegliata per mezzo dello yoga, s’innalza lungo la colonna vertebrale, aprendo i ciacra e conduce all’unione con Brahman. Tradizionalmente essa è anche conosciuta con il nome di Durga la creatrice, Chandi la feroce ed assetata di sangue e Kalì la distruttrice. È anche Bhajangi il serpente. Come Chandi e Kalì, ha una ghirlanda di crani intorno al collo e beve il sangue umano. Non ci si deve divertire, con incuranza del pericolo, con Kundalini - a meno che non si amino i dolori violenti e la febbre, una salute che si deteriora, molte forme di follia o la morte improvvisa.

Bisogna sottolineare che gli stati di Kundalini, gli stati medianici e gli stati di possessione hanno delle caratteristiche in comune, tra cui diverse manifestazioni occulte, fino ad essere succubi di entità demoniache. Alla luce di questi fatti, la crescita enorme di interesse per lo yoga Kundalini è una cosa molto grave.

Perciò sotto una veste religiosa, lo yoga è in realtà una forma di contatto con le potenze occulte. Alcune posizioni prosternate con le mani piegate sul petto, il tronco eretto con lo sguardo estasiato verso l’alto, esprimono una ricerca di contatto occulto. Senza parlare poi delle “preghiere” dei manuali yoga: l’emissione di suoni apparentemente insignificanti, in realtà nascondono vere e proprie invocazioni. I manuali raccomandano poi di fare degli incantesimi al sole del tipo: “Nostra guida, io mi inchino davanti a te”. “Origine dei miei sensi, m’inchino davanti a te”. “Sorgente di vita, m’inchino davanti a te”.


Training autogeno

Il training autogeno è una forma particolare di yoga, in apparenza più “scientifico”, che pone l’accento sul rilassamento.

Tempo addietro io stessa mi sono accostata inconsapevolmente al training autogeno quando mi preparavo al parto. Infatti molte delle ASL italiane propongono questa pratica per preparare le partorienti ad affrontare il parto, convincendole che questa forma di rilassamento le aiuterà a superare il dolore.

Questa pratica yoga fu fondata da Johannes Schulz.

Si tratta di un’immersione in sé stessi che fa ricorso all’autoipnosi.

Ci si immerge nello stato ipnotico tramite due livelli, quello inferiore e quello superiore. Gli esercizi sono molto simili a quelli dello yoga.

Nel secondo stadio, si raggiunge uno stato ipnotico simile al sonno, in cui ci può essere assenza di ogni sensazione.

Sempre di più i medici propongono il training autogeno ai pazienti che soffrono di turbe psichiche.

Ma questo metodo può liberare dalle angosce o dalla depressione?

Visto che lo stato ipnotico è, oltre che uno stato alterato di coscienza, uno stato occulto, il training autogeno è del tutto sconsigliabile per chi vuole vivere coerentemente la propria fede cristiana.

Ci sono molti altri metodi per rilassarsi: personalmente trovo un grande giovamento interiore nelle passeggiate in montagna, nell’immergermi nella natura che il nostro meraviglioso Creatore ha messo a nostra disposizione. Questo mi spinge alla lode e all’adorazione.

La pace interiore ci viene poi esclusivamente dalla nostra comunione con Gesù Cristo. Egli ci ripete: «Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti» (Giovanni 14:27). 

 

 
 
 

UNA TESTIMONIANZA

Post n°1 pubblicato il 03 Marzo 2010 da piccolababy771

QUALI SONO GLI SCOPI DELLO YOGA?

Se anche le singole scuole hanno le loro dottrine specifiche, nello yoga classico si tratta del tema principale che è scoprire se stesso, quella parte essenziale, pura e divina in sé: il Dio nell’uomo.

Secondo la dottrina fondamentale dello yoga, si afferma che la natura – specialmente la natura umana – è buona nel suo intimo. Tutti i maestri di yoga credono in se stessi, nel senso di essere Dio o parte della divinità.

La conseguenza è che i maestri (Guru) che presentano questa dottrina hanno un’influenza immensa, come possiamo constatare nel mondo occidentale. Essi sono accettati come divinità personificate e approfittano di questa loro autorità, e ci si inchina perfino davanti ai piedi di un ragazzo di 17 anni. [...]

Su quale via si trova il Dio in sé secondo lo yoga? La via da seguire è lo svuotarsi interamente di se stessi, con l’aiuto di esercizi fisici, per aprirsi alle potenze cosmiche che agiscono nell’universo. Mediante questo, l’uomo si potrà unire alla fonte dell’energia presente in tutto l’universo, per esempio nell’aria, nell’acqua e nell’alimentazione. Così l’uomo diventerà Dio, cioè si eleverà allo stato originario, senza macchia, innocente, per diventare un superuomo. Con questo l’uomo riesce – così si dice – a raggiungere la meta desiderata: la felicità, la piena armonia, il supremo stato della coscienza che conduce all’essere divino.

Nella sua essenza lo yoga è dunque una forma di autoredenzione! Ma che cosa accade in realtà? Se l’anima individuale tende a liberarsi dalla supposta prigione – coltivando in ciò un fine serio e apparentemente buono – in verità promuove l’io peccaminoso e di conseguenza l’egoismo.
Infatti l’allievo yoga si occupa costantemente di se stesso, i suoi pensieri girano sempre attorno alla sua persona e diventa ogni volta più incapace di vivere in comunità.

Così alla fine questa sedicente autoredenzione porta ad una conclusione ingannatrice. Anche se questo fine si realizzasse mediante le forze dell’universo che pervadono l’uomo, non si deve dimenticare il fatto che non esistono forze neutre, come alcuni pensano, nemmeno nello yoga.

Dietro a ogni forza invadente c’è piuttosto un essere o una personalità spirituale. Ed ora ci si domanda: quale essere? Quale divinità?

Gesù afferma di essere il Figlio di Dio che viene dall’alto. Ma esiste anche l’avversario di Dio, un anti-Dio poderoso che viene dal basso (Giovanni 8:23), anche questo può entrare nell’uomo e conferirgli determinate capacità.

Chiediamoci ora da dove vengono queste forze dello yoga induista che si introducono nell’allievo yoga, e con il quale si uniscono quando hanno raggiunto lo scopo dell’esercizio yoga, per trasformare un uomo in un semidio o in un superuomo?

Come già detto, nello yoga ultimamente sono accettate le forze dell’anima cosmica induista del Brahman. Né può essere diversamente, perché gli yogi vivono nella tradizione induista. Credono da una parte in se stessi come Dio e dall’altra hanno ancora diverse divinità personali come Krishna, Shiva.

Gli allievi yoga devono mettersi in comunicazione con queste divinità e sono inevitabilmente indotti ad accettarle. Questo però significa che c’è una relazione con un essere demoniaco, perché l’apostolo Paolo, quando parla dei sacrifici pagani, afferma: "I pagani offrono sacrifici a entità demoniache e non a Dio" (1 Corinzi 10:20).

Colui che coltiva intensamente lo yoga finirà – a causa del mondo occulto che si cela dietro la pratica dello yoga – inevitabilmente e spesso inconsciamente sotto l’influenza di Satana. Attraverso l’influsso delle forze dell’universo che non sono altro che forze di dèi pagani, l’uomo si espone al pericolo di cadere sotto la potenza degli inferi, anche se crede di praticare dello "yoga cristiano". E finalmente l’allievo yoga passa dal regno di Gesù, il regno della luce, al regno delle tenebre, cosa che si percepisce per lo più quando è troppo tardi. Questo passaggio, così decisivo per l’eternità, dal regno di Gesù al regno del demonio, si realizzerà a causa della sorgente spirituale dello yoga.

Il fatto che nello yoga si tratta di forze soprannaturali è dimostrato dai mantra, dei quali abbiamo parlato. La meditazione trascendentale del Maharishi Mahesh Yogi, che è largamente diffusa, agisce principalmente con questi mantra. Il Maharishi dice ai suoi allievi che i suoi mantra sono di origine indù, però non dice loro nulla sulle potenze, cioè sulle divinità induiste che si identificano in queste forze. Negli scritti dei suoi adepti si afferma il contrario, cioè che in questi mantra si tratta soltanto di "vibrazioni fisiche". Queste dichiarazioni servono a velare la realtà. In questo modo una tecnica magica religiosa di origine pagana viene interpretata come una "scienza della intelligenza creatrice". Il principiante non percepisce che l’accettazione in questa comunità equivale ad aver fede nella tradizione induista.

Ernesto Gogler, un indiologo di Basilea, nel settembre 1974 ha scritto sul "Kirchenboten" un articolo nel quale faceva le seguenti osservazioni sui mantra: "L’occultamento dei mantra davanti al pubblico e ai principianti e il nascondere le potenze che stanno dietro ad essi, confermano il fatto che i mantra non possono essere paragonati alla preghiera o alla meditazione in senso biblico. I mantra sono sillabe magiche o formule occulte."

Che le pratiche di yoga sin dall’inizio nell’India antica siano miste a magia e forze occulte, appare chiaramente quando si sente che i manuali tradizionali di yoga promettono all’allievo forze soprannaturali (Siddhis), durante il progresso in questo cammino.

Mircea Eliade, il grande conoscitore di yoga, scrive: "Uno yogi in India ha sempre avuto la fama di essere un Mahasiddha, come un possessore di forze occulte, un mago." Tra queste capacità vi sono: "La forza di raggiungere qualsiasi oggetto da qualsiasi distanza, la volontà irresistibile del dominio sugli elementi e il compimento dei desideri" (citazione secondo Eliade: Yoga, pag. 97).

Mediante queste capacità gli yogi fanno i cosiddetti miracoli. Nel settembre del 1974 la stampa dette notizia che a Colonia uno yogi aveva camminato a piedi nudi su carboni ardenti a mille gradi e che i suoi adepti lo avevano seguito senza che i loro piedi si bruciassero. Un altro yogi aveva fermato completamente il suo cuore per otto secondi.

Ma se le potenze alle quali gli adepti dello yoga alla fine si aprono sono potenze oscure, allora esse non potranno mai portare una soluzione, la liberazione e l’armonia, come viene invece affermato in questa dottrina. Satana è il distruttore di ogni felicità, di ogni gioia e armonia, di ogni bene; è lui che sta dietro tutti gli idoli e gli dei, ed è anche lui che sta dietro le dottrine induiste. Egli vuole mettere l’uomo sotto il suo potere per condurlo alla perdizione. Di conseguenza se uno è un cristiano fedele non può far altro che combattere con Gesù contro l’occultismo e il demonio che si presenta nello yoga.

Gesù Cristo è venuto per distruggere le opere delle tenebre e di satana (1 Giovanni 3:8). Egli è il Signore e il Vincitore su Satana e su tutti i demoni, sulle autorità e sui dominatori di questo mondo di tenebre e sugli spiriti del male che sono sotto il cielo (Efesini 6:12).

È dunque manifesto e chiaro che non può esistere una forma cristiana di yoga. È sconcertante che nei paesi occidentali molti usano lo yoga sotto vesti cristiane, per esempio, mettono parole cristiane e orazioni come il Padre Nostro al posto dei mantra. Ci sono perfino teologi che favoriscono questi esercizi e invitano gruppi cristiani a simili pratiche: sarebbe il cammino per ravvivare una vita di preghiera esangue! Lo yoga sarebbe una via che si potrebbe usare per la meta cristiana.

Una cosa è chiara: lo yoga e la fede cristiana si escludono a vicenda – non soltanto per il fondamento, il cammino e la meta, ma anche per il Cristo vivente con la Sua chiamata a seguirlo fino alla meta, e tutta la Parola di Dio, sono contrari alla dottrina, al cammino e alla finalità dello yoga induista.

A parte il pericolo principale che deriva da questa origine demoniaca, la dottrina dell’autoredenzione è già completamente contraria alla fede cristiana. L’uomo è peccatore e non ha assolutamente alcun potere per redimersi attraverso esercizi fisici e spirituali con i quali pensa di elevarsi sempre più in alto fino a diventare un uomo-dio.

Chi appartiene alla verità si rende intimamente conto di non essere è imprigionato nel proprio io originariamente buono, ma di vivere nella prigione del proprio peccato, e quindi di Satana, a causa della sua natura imperfetta. E proprio da questa prigione deve essere liberato. Il cristiano non cercherà mai di scoprire il suo "io divino" per raggiungere la redenzione, perché conosce già il suo proprio essere incline al male (Genesi 8:21). Egli conosce la realtà del peccato e della colpa e ha bisogno di un Redentore. L’unico Redentore è Gesù Cristo.

Gesù si è fatto uomo ed è morto per noi sulla croce per redimerci dal nostro io decaduto e sede di ogni male, dell’egoismo, della superbia e di ogni brama illecita. Per il Suo Sangue versato e il Suo atto redentore, secondo la parola "Tutto è compiuto!", Satana e il peccato sono stati vinti. In questa fede, quando il nostro uomo vecchio, quello naturale, è dato alla morte in Cristo, risorge l’uomo nuovo, l’io redento.

Soltanto Gesù, il Figlio di Dio, ha il potere di creare questo in noi. Per un vero cristiano Gesù è il grande protagonista della sua vita. Vive con Lui e segue Lui, fino alla meta per essere per sempre con Lui nel Suo Regno.

Chi realmente ama Gesù, l’Agnello di Dio, come il suo Redentore, chi ha una relazione personale con Lui, non farà esercizi dietro ai quali stanno dottrine occulte e formule magiche. Non si rivolgerà mai a forze sconosciute del cosmo e a divinità straniere, a esercizi yoga per imparare l’arte di svuotare la sua mente, perché i suoi pensieri sono rivolti a Gesù Cristo e nel silenzio si occupano di Lui e della Parola di Dio. Il cristiano non ha bisogno di esercitarsi nello yoga per escludere tutte le funzioni della sua anima, perché la sua anima vuole invece essere viva e amare Gesù, e con Lui gli uomini e tutte le creature di Dio, amando però Gesù al disopra di tutto.

E chi pensa di dover liberare il divino imprigionato in sé aprendo l’anima a tutte le forze che vengono dal basso, diventerà in questo modo prigioniero del peccato. Ecco perché un cristiano che agisce in tal modo deve riconoscere la sua colpa quando arriva sotto l’influenza di questi poteri. Per quanto riguarda lo yoga, un cristiano oggi deve scegliere fra Cristo e Beliar, perché la possibilità di unire yoga e fede cristiana non esiste.

Lo stesso vale per lo Zen, la dottrina corrispondente giapponese che viene dal buddismo e si diffonde molto nell’occidente. Questa mistura è una forma di sincretismo. La Sacra Scrittura ci mostra innumerevoli esempi nei quali Dio ha punito il popolo dell’Antico Testamento con castighi durissimi quando questo ha voluto unire il Dio vivente con gli idoli, cioè con i demoni delle altre religioni. Era soprattutto questo il suo peccato, e non la mera idolatria.

Non ci si può in nessun modo scusare portando a favore dello yoga per esempio questo argomento: un Dio giusto non può escludere dalla salvezza eterna un buddista, un indù o un credente di altre religioni che cercano con sincerità di salvarsi, e quindi si può andare anche su questa "altra via". Lo sbaglio di questo argomento è il seguente: è vero che la grazia di Dio non ha limiti, ma c’è una differenza capitale tra coloro che hanno ricevuto la rivelazione del Figlio di Dio, Gesù Cristo, e coloro che non l’hanno ancora udita. Per noi cristiani vale questo: "E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati" (Atti 4:12).

Per i cristiani lo yoga è una via di apostasia che conduce alla perdizione. Per i pagani può forse essere dapprima una via falsa che il Signore può far deviare nella via vera della sua conoscenza.

La nostra redenzione è stata pagata a caro prezzo. Perciò, ogni volta che pensiamo di poter seguire, accanto a Gesù, altri dei e idoli pagani, Dio chiama noi, il Suo popolo del Nuovo Patto, redento dal sacrificio di Gesù e dal prezioso Sangue dell’Agnello di Dio: "Fino a quando zoppicherete da due parti?"

Per concludere: lo yoga non è soltanto un affare personale di vita religiosa dell’individuo, ma, come proclamato da Maharishi Mahesh Yogi, è un piano di portata mondiale: offrire la "salvezza" e la "fortuna" al mondo. La pratica dello yoga oggi mostra già i segni che questa dottrina sfocerà nella chiesa mondiale unitaria, separata da Dio, che attualmente si cerca di realizzare. Già si vedono i primi segni di questa sedicente fratellanza mondiale, religione mondiale della chiesa unitaria anticristiana, nella quale si uniscono tutte le religioni per creare la nuova cittadinanza mondiale.

Dinanzi alle grandi seduzioni della nostra epoca, l’inizio degli ultimi tempi, Gesù ci chiama: "Venite a Me, Io sono la Via, la Verità e la Vita. Chi crede in Me ha la vita eterna!"

Sì, soltanto in Lui ci sarà data la vera salvezza e la redenzione dal peccato, causa della nostra infelicità e perdizione. Un giorno Egli ci aspetterà nella gloria celeste, quando saremo trasfigurati e trasformati a Sua immagine. In quel giorno ci inviterà ad abitare eternamente nel Suo Regno.
Solo Gesù ha un piano mondiale, unico, eternamente valido. Nel Suo piano di salvezza sono inclusi non soltanto la perfezione del singolo, ma anche il rinnovamento del mondo che Egli ha creato e redento con il Suo sacrificio, e che mediante giudizio e grazia condurrà alla nuova creazione.

Però chiunque abbandona il Cristo e si rivolge ad un’altra redenzione che viene dal basso, dalle profondità dello yoga, andrà incontro alla perdizione. Sì, "quanti ti abbandonano resteranno confusi… perché hanno abbandonato la fonte di acqua viva, il Signore" (Geremia 17:13).

A coloro che abbandonano questa sorgente Gesù, il Signore e Salvatore vivente, dice: "Vieni a Me, rifiuta le potenze che vengono dal basso, prendi nella fede la forza del Mio Sangue, il Sangue dell’Agnello." In esso è presente la potenza liberatrice e vittoriosa che rompe le catene di Satana e dei suoi demoni. Essi sono vinti da Gesù Cristo che è il Signore e il Padrone.

Tuttavia, dopo il rifiuto di queste forze e dopo l’invocazione del nome vittorioso di Gesù, è necessario intraprendere una battaglia della fede perché ci saranno senz’altro delle tentazioni "ritardate". La miglior cosa è di fare questo passo con l’aiuto di altri: un uomo di Dio o un gruppo di credenti che ci saranno d’appoggio nella preghiera. È necessario di attenersi costantemente a questa certezza: La vittoria è sicura, perché Uno solo ha la potenza, Gesù Cristo, il Signore risorto e vittorioso, davanti al quale tutte le forze avverse devono cedere!

 

 

 

 
 
 
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Messaggio della Madonna di Medjugorje del 25 settembre 2013

Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera. Il vostro rapporto con la preghiera sia quotidiano. La preghiera opera miracoli in voi e attraverso di voi, perciò figlioli, la preghiera sia gioia per voi. Allora il vostro rapporto con la vita sarà più profondo e più aperto e comprenderete che la vita è un dono per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 

GESŁ TI AMA

 

«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». (Gesù)

 

VORREI SAPERTI AMARE...

 

GRUPPO DI PREGHIERA MARIANO

Il nostro gruppo di preghiera mariano - "Sotto la protezione di Maria" si riunisce a pregare ogni lunedì nelle famiglie pregando il santo rosario, lodando e ringraziando il Signore e meditando la sua Parola. E ogni primo giovedì del mese si incontra nella chiesa Madre di Vitigliano per l'Adorazione eucaristica.

Per chi volesse partecipare è un gruppo aperto a tutti! La nostra sede per gli incontri di preghiera settimanali è a MOntesano Salentino (Le).

Ma per chi fosse lontano e non potesse partecipare, si accettano intenzioni di preghiera.

 

 

FEDE, SOLO FEDE

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». (Lc 17, 5-10)

 

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