Riccardo Evangelista

Villa Spada – Il diritto di vivere negato


Roma – Centinaia di persone ieri sera si sono raccolte di fronte al centro AMA, per chiedere l’immediata chiusura e dislocamento del centro.Afflitti da anni di maleodore e esalazioni che potrebbero essere dannose per la salute, non hanno perso le speranze nonostante le molteplici promesse mai mantenute dai politici di turno di risolvere la siutuazione.Ieri hanno detto basta, e hanno gridato a gran voce il loro dissenso rivolgendosi a tutta la città, fischiando e mostrando cartelloni più che eloquenti.Ed è proprio grazie ad uno di quei cartelli, che, passando per la Salaria con il mio scooter, ho deciso di fermarmi e accodarmi al loro corteo. Per mostrare loro che non sono soli, che non è un problema locale, ma è una questione di civiltà che ci riguarda tutti. E così d’un tratto da “loro” siamo diventati “noi”.Seppure per pochi minuti ho potuto parlare con i residenti e ascoltare le loro voci. Voci di persone preoccupate per il loro futuro, per quello dei loro figli, alcuni dei quali frequentano un nido a pochi metri di distanza dall’impianto AMA. C’è chi non abita più in quella zona, c’è invece chi non ha alcuna possibilità di allontanarsi e deve convivere con questo costante problema.Speriamo che la politica e gli amministratori locali non siano troppo indaffarati nelle loro faide interne e che di comune accordo con i cittadini trovino finalmente una soluzione definitiva e dignitosa a questo annoso problema.Riccardo Evangelista