event horizon

Ich und Du [Martin Buber]


Talvolta, quando l'uomo e' colto dal brivido dell'estraniazionefra io e il mondo, lo coglie il pensiero che occorre fare qualcosa.Come quando, nel mezzo di una triste notte, tu giaci tormentato trail sonno e la veglia, i bastioni sono caduti e gli abissi urlano,e in mezzo al tormento ti viene in mente: "C'e' ancora la vita, devosolo farmi strada verso di lei; ma come, come?".Cosi' e' l'uomo nell'ora della riflessione, rabbrividisce, soppesa,non sa dove andare. E tuttavia in fondo in fondo, con il non amatosapere del profondo, forse la direzione la conosce, e' la direzionedella conversione che passa per il sacrificio. Ma l'uomo rigettaquesto sapere; cio' che e' *mistico* non resiste al sole dell'elettricita'.Chiama a rapporto il pensiero in cui -a ragione- confida molto: il pensiero mettera' di nuovo tutto a posto. Dipingere l'immagine di unmondo affidabile e addirittura credibile e' l'arte eccelsa del pensiero.Cosi' l'uomo dice al suo pensiero: "Vedi quell'orribile mostro che giacela' con quei terribili occhi? Non e' lo stesso con cui una volta avevogiocato? Ti ricordi ancora, come una volta mi sorrise, proprio con questi occhi, e allora erano buoni? E guarda il mio miserevole io:voglio confessartelo, e' vuoto; e qualsiasi cosa immetta in me, traendola dall'esperienza o dall'uso, non penetra nelle sue cavita'.Non vorresti di nuovo mettere le cose a posto tra me e lui, in modoche mi lasci in pace e io guarisca?".E il pensiero, pronto al servizio e all'opera, con la sua ben conosciutarapidita' dipinge una, no, due serie di immagini, sulla parete destrae su quella sinistra. Su una c'e' l'universo (o piuttosto accade, perche'le immagini del modo prodotte dal pensiero sono un'attendibile cinematografia). La piccola terra emerge dal vortice degli astri, dal brulichio sulla terra emerge il piccolo uomo, e a questo punto la storia lo fa procedere nel tempo, per costruire ostinatamente i formicaidelle culture, che essa calpesta. Sotto questa serie di immagini e' scritto *uno e tutto*.Nell'altra serie accade l'anima. Una tessitrice tesse: le orbite di ogni astro, la vita di ogni creatura, tutta la storia del mondo; ognicosa e' la tessitura di un filo, e non si chiama piu' astro, creatura,mondo, ma sensazione e rappresentazione, o piuttosto esperienza vissutae stati d'animo. Sotto questa serie di immagini e' scritto: *uno e tutto*.A volte, quando l'uomo e' colto dal brivido dell'estraniazione e il mondogli mette angoscia, solleva lo sguardo (a destra o a sinistra, giusto comecapita) e guarda un'immagine. Vede che l'io e' ben inserito nel mondo, eche propriamente l'io non c'e', quindi il mondo non puo' fargli nulla,e si tranquillizza; oppure vede che il mondo e' ben inserito nell'io, chepropriamente il mondo non c'e', e quindi il mondo non puo' fare nullaall'io, e si tranquillizza.Altre volte, quando l'uomo e' colto dal brivido dell'estraniazione e l'iogli mette angoscia, solleva lo sguardo e guarda un'immagine; qualsiasiimmagine veda, e' la stessa cosa: l'io vuoto e' riempito con il mondo oil flusso del mondo lo sommerge. E si tranquillizza.Ma giunge il momento -ed e' vicino- in cui l'uomo rabbrividendo alza losguardo e, in un lampo, vede le due immagini insieme.E un brivido piu' profondo lo invade.