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Creato da freetoexist il 10/09/2013
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Tuoi commensali siano gli uomini GIUSTI,
il tuo vanto sia nella sapienza del SIGNORE.
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« Perché un giorno è più i... | Dal falso che cosa potrà... » |
Anch’io, venuto per ultimo, mi sono tenuto desto,
come uno che racimola dietro i vendemmiatori:
con la benedizione del Signore sono giunto per primo,
come un vendemmiatore ho riempito il tino.
Badate che non ho faticato solo per me,
ma per tutti quelli che ricercano l’istruzione.
Ascoltatemi, o grandi del popolo,
e voi che dirigete le assemblee, fate attenzione.
Al figlio e alla moglie, al fratello e all’amico
non dare troppo potere su di te finché sei in vita.
Non dare ad altri le tue ricchezze,
perché poi non ti penta e debba richiederle.
Finché vivi e in te c’è respiro,
non abbandonarti al potere di nessuno.
È meglio che i figli chiedano a te,
piuttosto che tu debba volgere lo sguardo alle loro mani.
In tutte le tue opere mantieni la tua autorità
e non macchiare la tua dignità.
Quando finiranno i giorni della tua vita,
al momento della morte, assegna la tua eredità.
Foraggio, bastone e pesi per l’asino;
pane, disciplina e lavoro per l'uomo.
Giogo e redini piegano il collo,
per chi lo merita, torture e castighi.
Mettilo a lavorare perché non stia in ozio,
perché l’ozio insegna molte cose cattive.
Mettilo all’opera come gli conviene,
e se non obbedisce, stringigli i ceppi,
ma non esagerare con nessuno,
e non fare nulla contro la giustizia.
Se tu lo maltratti troppo ed egli fuggirà,
in quale strada andrai a cercarlo?
33.1615
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Inviato da: freetoexist
il 08/07/2014 alle 21:56
Inviato da: Marion20
il 22/12/2013 alle 00:24
Inviato da: venexian
il 30/10/2013 alle 23:39
Inviato da: freetoexist
il 10/09/2013 alle 22:59