Creato da freetoexist il 10/09/2013
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Tuoi commensali siano gli uomini GIUSTI,
il tuo vanto sia nella sapienza del SIGNORE.
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Grandi pene sono destinate a ogni uomo
e un giogo pesante sta sui figli di Adamo,
dal giorno della loro uscita dal grembo materno
fino al giorno del ritorno.
Il pensiero dell’attesa e il giorno della fine
provocano le loro riflessioni e il timore del cuore.
Da chi siede su un trono glorioso
fino a chi è umiliato su terra e su cenere,
da chi indossa porpora e corona
fino a chi è ricoperto di panno grossolano,
non c’è che sdegno, invidia, spavento, agitazione,
paura della morte, contese e liti.
Anche durante il riposo nel letto
il sogno notturno turba i suoi pensieri:
per un poco, come niente, sta nel riposo
e subito nel sonno si affatica come di giorno,
è sconvolto dalla visione del suo cuore,
come chi è scampato da una battaglia.
Al momento di mettersi in salvo si sveglia,
meravigliandosi dell’irreale timore.
Così è per ogni essere vivente, dall’uomo alla bestia,
ma per i peccatori sette volte tanto:
morte, sangue, contese, spada,
disgrazie, fame, calamità, flagelli.
Questi mali sono stati creati per gli empi,
per loro causa venne anche il diluvio.
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40.1840
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Le opere di ogni uomo sono davanti a Lui,
non è possibile nascondersi ai suoi occhi;
Egli guarda da un’eternità all’altra,
nulla è straordinario davanti a Lui.
Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?».
Tutto infatti è stato creato con uno scopo preciso.
La sua benedizione si diffonde come un fiume
e come un diluvio inebria la terra.
Così i popoli erediteranno la sua ira,
come trasformò le acque in deserto salato.
Le sue vie sono diritte per i santi,
ma per gli empi sono piene d’inciampi.
Per i buoni i beni furono creati sin da principio,
allo stesso modo i mali per i peccatori.
Le cose di prima necessità per la vita dell’uomo sono:
acqua, fuoco, ferro, sale,
farina di frumento, latte, miele,
succo di uva, olio e vestito.
Tutte queste cose sono un bene per i buoni,
allo stesso modo si volgono in male per i peccatori.
Ci sono venti creati per castigare
e nella loro furia rafforzano i loro flagelli;
quando verrà la fine, scateneranno violenza
e placheranno lo sdegno del loro creatore.
Fuoco, grandine, fame e morte
sono tutte cose create per il castigo.
Denti delle fiere, scorpioni, vipere
e spade vendicatrici sono per la rovina degli empi.
Si rallegrano quando lui li comanda,
stanno pronti sulla terra secondo il bisogno
e al momento opportuno non trasgrediscono la sua parola.
Di questo ero convinto fin dal principio,
vi ho riflettuto e l’ho messo per iscritto:
«Le opere del Signore sono tutte buone;
egli provvederà a ogni necessità a suo tempo».
Non bisogna dire: «Questo è peggiore di quello».
Tutto infatti al tempo giusto sarà riconosciuto buono.
E ora cantate inni con tutto il cuore e con la bocca,
e benedite il nome del Signore.
39.1831
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Egli ricerca la sapienza di tutti gli antichi
e si dedica allo studio delle profezie.
Conserva i detti degli uomini famosi
e penetra le sottigliezze delle parabole,
ricerca il senso recondito dei proverbi
e si occupa degli enigmi delle parabole.
Svolge il suo compito fra i grandi,
lo si vede tra i capi,
viaggia in terre di popoli stranieri,
sperimentando il bene e il male in mezzo agli uomini.
Gli sta a cuore alzarsi di buon mattino
per il Signore, che lo ha creato;
davanti all’Altissimo fa la sua supplica,
apre la sua bocca alla preghiera
e implora per i suoi peccati.
Se il Signore, che è grande, vorrà,
egli sarà ricolmato di spirito d’intelligenza:
come pioggia effonderà le parole della sua sapienza
e nella preghiera renderà lode al Signore.
Saprà orientare il suo consiglio e la sua scienza
e riflettere sui segreti di Dio.
Manifesterà la dottrina del suo insegnamento,
si vanterà della legge dell’alleanza del Signore.
Molti loderanno la sua intelligenza,
egli non sarà mai dimenticato;
il suo nome vivrà di generazione in generazione.
I popoli parleranno della sua sapienza,
l’assemblea proclamerà la sua lode.
Se vivrà a lungo, lascerà un nome più famoso di mille altri
e quando morrà, avrà già fatto abbastanza per sé.
Ascoltatemi, figli santi, e crescete
come una rosa che germoglia presso un torrente.
Come incenso spargete buon profumo,
fate sbocciare fiori come il giglio,
alzate la voce e cantate insieme,
benedite il Signore per tutte le sue opere.
Magnificate il suo nome
e proclamate la sua lode,
con i canti delle labbra e con le cetre,
e nella vostra acclamazione dite così:
Quanto sono belle tutte le opere del Signore!
Ogni suo ordine si compirà a suo tempo!
Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?».
Tutto infatti sarà esaminato a suo tempo.
Alla sua parola l’acqua si arresta come una massa,
a un detto della sua bocca si aprono i serbatoi delle acque.
A un suo comando si realizza quanto egli vuole,
e nessuno potrà sminuire la sua opera di salvezza.
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39.1823
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La sapienza dello scriba sta nel piacere del tempo libero,
chi si dedica poco all’attività pratica diventerà saggio.
Come potrà divenire saggio chi maneggia l’aratro
spinge innanzi i buoi e si occupa del loro lavoro
e parla solo di vitelli?
e che dedica il suo cuore a tracciare solchi
e non dorme per dare il foraggio alle giovenche.?
Così e' ogni artigiano e costruttore
che passano la notte come il giorno:
quelli che incidono immagini per sigilli
e con pazienza cercano di variare le figure,
dedicano il cuore a riprodurre bene il disegno
e stanno svegli per terminare il lavoro.
Così il fabbro che siede vicino all’incudine
ed è intento al lavoro del ferro:
la vampa del fuoco gli strugge le carni,
e col calore della fornace deve lottare;
il rumore del martello gli assorda gli orecchi,
i suoi occhi sono fissi sul modello di un oggetto,
dedica il suo cuore a finire il lavoro
e sta sveglio per rifinirlo alla perfezione.
Così il vasaio che è seduto al suo lavoro
e con i suoi piedi gira la ruota,
è sempre in ansia per il suo lavoro,
e si affatica a produrre in gran quantità.
Con il braccio imprime una forma all’argilla,
mentre con i piedi ne piega la resistenza;
dedica il suo cuore a una verniciatura perfetta
e sta sveglio per pulire la fornace.
Tutti costoro confidano nelle proprie mani,
e ognuno è abile nel proprio mestiere.
Senza di loro non si costruisce una città,
nessuno potrebbe soggiornarvi o circolarvi.
Ma essi non sono ricercati per il consiglio del popolo,
nell’assemblea non hanno un posto speciale,
non siedono sul seggio del giudice
e non conoscono le disposizioni della legge.
Non fanno brillare né l’istruzione né il diritto,
non compaiono tra gli autori di proverbi,
ma essi consolidano la costruzione del mondo,
e il mestiere che fanno è la loro preghiera.
38.1803
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Onora il medico per le sue prestazioni,
perché il Signore ha creato anche lui.
Dall’Altissimo infatti viene la guarigione,
e anche dal re egli riceve doni.
La scienza del medico lo fa procedere a testa alta,
egli è ammirato anche tra i grandi.
Il Signore ha creato medicamenti dalla terra,
l’uomo assennato non li disprezza;
ha dato anche la scienza
perché fosse glorificato nelle sue meraviglie.
Con esse il medico cura e toglie il dolore,
con queste il farmacista prepara le misture.
Figlio, non trascurarti nella malattia,
ma prega il Signore ed egli ti guarirà.
Allontana l’errore, regola le tue mani,
purifica il cuore da ogni peccato.
Non abbandonare il tuo cuore al dolore,
e scaccialo ricordando la tua fine.
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38.1800
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Principio di ogni opera è la parola,
prima di ogni azione ,la riflessione.
Radice di ogni mutamento è il cuore,
da cui derivano quattro scelte:
bene e male, vita e morte,
ma su tutto domina sempre la lingua.
C’è l’esperto che insegna a molti,
ma è inutile a se stesso.
C’è chi posa a saggio nei discorsi ed è odioso,
e finisce col mancare di ogni cibo;
il Signore non gli ha concesso alcun favore,
perché è privo di ogni sapienza.
C’è chi è saggio solo per se stesso
e i frutti della sua intelligenza si notano sul suo corpo.
Un uomo saggio istruisce il suo popolo,
i frutti della sua intelligenza sono degni di fede.
Un uomo saggio è colmato di benedizioni,
tutti quelli che lo vedono lo proclamano beato.
La vita dell’uomo ha i giorni contati,
ma i giorni d’Israele sono senza numero.
Il saggio ottiene fiducia tra il suo popolo,
e il suo nome vivrà per sempre.
Figlio, per tutta la tua vita esamina te stesso,
vedi quello che ti nuoce e non concedertelo.
Difatti non tutto conviene a tutti
e non tutti approvano ogni cosa.
Non essere ingordo per qualsiasi ghiottoneria
e non ti gettare sulle vivande,
perché l’abuso dei cibi causa malattie
e l’ingordigia provoca le coliche.
Molti sono morti per loro,
chi si controlla vivrà serenamente a lungo.
37.1765
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Ogni amico dice: «Anch’io sono amico»,
ma c’è chi è amico solo di nome.
E' dolore mortale
un compagno e amico che diventa nemico!
C’è chi si rallegra con l’amico quando tutto va bene,
ma al momento della tribolazione gli è ostile,
e di fronte alla battaglia prende lo scudo.
Non dimenticarti dell’amico nell’animo tuo,
non scordarti di lui nella tua prosperità.
Ogni consigliere esalta il consiglio che dà,
ma c’è chi consiglia a proprio vantaggio,
per cui infórmati quali siano le sue necessità,
per non vederlo in disparte a carpire quel che ti succede.
Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco
e nascondi le tue intenzioni a quanti ti invidiano.
Non consigliarti con una donna sulla sua rivale,
con un pauroso sulla guerra,
con un mercante sul commercio,
con un compratore sulla vendita,
con un invidioso sulla riconoscenza,
con uno spietato sulla bontà di cuore,
con un pigro su una iniziativa qualsiasi,
con un salariato sul raccolto.
Non dipendere da costoro! per nessun consiglio!
Frequenta invece un uomo giusto,
di cui sai che osserva i comandamenti
e ha un animo simile al tuo,
perché se tu cadi, egli saprà compatirti.
Attieniti al consiglio del tuo cuore,
perché nessuno ti è più fedele.
La coscienza di un uomo talvolta suole avvertire
meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare.
Per tutte queste cose invoca l’Altissimo,
perché guidi la tua via secondo verità.
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37.1750
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Il ventre consuma ogni cibo,
eppure un cibo è preferibile a un altro.
Il palato distingue al gusto la selvaggina,
così un cuore intelligente i discorsi bugiardi.
Un cuore perverso è causa di dolore,
un uomo dalla molta esperienza lo ripaga.
Una donna accetta qualsiasi marito,
ma vi è una giovane che è migliore di un’altra.
La bellezza di una donna allieta il volto
e sorpassa ogni desiderio dell’uomo.
Se sulla sua lingua vi è bontà e dolcezza,
suo marito non è un comune mortale.
Chi si procura una sposa, possiede il primo dei beni,
un aiuto adatto a lui e una colonna d’appoggio.
Dove non esiste siepe, la proprietà viene saccheggiata,
dove non c’è donna, l’uomo geme randagio.
Chi si fida di un agile ladro che corre di città in città?
Così è per l’uomo che non ha un nido
e che si corica là dove lo coglie la notte.
36.1727
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Abbi pietà di noi, Signore, Dio dell’universo.
Infondi il tuo timore su tutte le nazioni,
e alza la tua mano anche su quelle straniere,
perché possano vedere la tua potenza.
Come davanti a loro ti sei mostrato santo in mezzo a noi,
così davanti a noi móstrati grande fra di loro.
Ti riconoscano, come anche noi abbiamo riconosciuto
che non c’è Dio al di fuori di te, o Signore.
Rinnova i segni e ripeti i prodigi,
risveglia il tuo sdegno e riversa la tua ira,
distruggi l’avversario e abbatti il nemico.
Affretta il tempo e ricòrdati del giuramento,
e si narrino le tue meraviglie.
Sia consumato dall’ira del fuoco chi è sopravvissuto
e cadano in rovina quelli che maltrattano il tuo popolo.
Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio,
risveglia le profezie fatte nel tuo nome,
ricompensa coloro che perseverano in te,
e i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi,
e riconoscano tutti quelli che abitano sulla terra
che tu sei il Signore, il Dio dei secoli.
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36.1702
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Il Signore è giudice
e per lui non c’è preferenza di persone.
Non è parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dell’oppresso.
Non trascura la supplica dell’orfano,
né la vedova, quando si sfoga nel lamento.
Chi soccorre è accolto con benevolenza,
e la sua preghiera arriva fino alle nubi.
La preghiera del povero le attraversa
né si quieta finché non sia arrivata;
non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto
e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito l’equità.
Il Signore certo non tarderà
né si mostrerà paziente verso di loro,
finché non abbia spezzato le reni agli spietati
e si sia vendicato delle nazioni,
finché non abbia estirpato la moltitudine dei violenti
e frantumato lo scettro degli ingiusti,
finché non abbia reso a ciascuno secondo il suo modo di agire
e giudicato le opere degli uomini secondo le loro intenzioni,
finché non abbia fatto giustizia al suo popolo
e lo abbia allietato con la sua misericordia.
Splendida è la misericordia nel momento della tribolazione,
come le nubi apportatrici di pioggia nel tempo della siccità.
35.1687
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Inviato da: freetoexist
il 08/07/2014 alle 21:56
Inviato da: Marion20
il 22/12/2013 alle 00:24
Inviato da: venexian
il 30/10/2013 alle 23:39
Inviato da: freetoexist
il 10/09/2013 alle 22:59