ezio brugali blog

Busnago racconta. 1957


   Ottobre 1957. Manuel si era da poco alzato, e il sorriso s’impadronì del suo viso quando fece mente locale d’essersi svegliato di domenica: una lunga giornata senza l’assillo della scuola lo attendeva, e lui altrettanto attendeva fiducioso quel giorno. S’alzò di scatto, prese il suo secchio mezzo pieno d’acqua che la sera prima si era riempito giù in cortile e iniziò a lavarsi canticchiando. Superato l’ostacolo della colazione - non amava mai cibarsi  tanto che un pensiero gli cadde per il pranzo: ”sperem de truà pulenta e sücher! ” – si vestì velocemente per sbucare dall’imbocco della Pisaréla sulla Piazza attendendo fiducioso gl’amici Nino e Nando. C’era d’andar a Messa, ma prima c’erano le grandi sfide: giocare partite memorabili ai Tùlen sui gradini della chiesa! Sollecitati poi ad entrare dalle comari del paese, presero posto nella  zona centrale di destra naturalmente, quella riservata ai maschi. Non passò che poco tempo che Manuel già si prese un rimprovero mentre bisbigliava agli amici in chiesa; ma era troppo importante ciò che aveva da dire che ne valeva la pena: “Questo pomeriggio non si gioca a calcio in oratorio perché c’è la prima partita del campionato del Busnago dei grandi ” sussurrava col capo più chino della panca “Ma sono lo stesso contento perché mi hanno chiamato per dare una mano a segnare le righe del campo e a metter le reti alle porte! Così non devo timbrare il cartellino eppoi rimango a tifare per Paolino e Pepino. Che bravi che sono. Chissà se un giorno quando sarò cresciuto potrò giocarci assieme! “ . …A mezzogiorno si trovò la minestra sul tavolo… “che delusione” pensò “prendo il piatto ed esco”. Si mise gambe a penzoloni fuori dalla ringhiera, mezzo metro sopra il portone interno della Cùrt Növa: “ed un cucchiaio per me ed uno per il mio fido cane Tupèn, lui sì che mi vuole bene! ”  testi di Brugali Ezio