ezio brugali blog

Caifa


[ da "Gesu figlio dell Uomo" di  Kahlil Gibran , traduzione di Isabella Farinelli ]il sommo sacerdote, parlando di quell uomo, di quel Gesu disse: "si considerino essenzialmente due fatti: a noi compete la custodia della Torah, e a Roma compete la protezione del nostro regno. Ora, quell uomo sfidava noi e Roma. Avvelenava la mente dei semplici, e li aizzava come per magia contro di noi e contro Cesare.  I miei stessi schiavi, sia uomini che donne, dopo averlo udito parlare nella piazza del mercato divenivano torvi e ribelli. Alcuni di loro fuggirono dalla mia casa per tornare nel deserto dal quale erano venuti. Non si dimentichi che la Torah e' la nostra torre e il nostro fondamento. Nessun uomo potrà insediarci fin quando avremo questo potere di fermare la sua mano, e nessuno rovescerà Gerusalemme fin quando le sue mura si ergeranno sull antica pietra posta dalla mano di David ... E quel Gesu era fonte di corruzione. Lo abbiamo messo a morte con lucida coscenza e ponderato giudizio. E metteremo a morte chi tenterà di svilire la legge di Mosè.. Noi e Ponzio Pilato conoscevamo l'insidia che si annidava in quell uomo, e capimmo che era saggio porvi fine.." 
exiettoCaifa, legato alla legge e geloso custode del regno di Giudea, giudica Gesu un insidia e un insulto.IO CONOSCO CAIFA, E' IN OGNI NOSTRO PAESELLO, CUSTODE DELLA LEGGE DELLA sua CHIESA. E' IN TUTTI QUELLI CHE GIUDICANO, E' IN TUTTI QUELLI CHE LEGANO GESU'DENTRO METRICHE SCRITTE FORGIANDO CATENE PER L'UOMO DI OGGI E DEL DOMANI. E' nella casta, nella nicchia, CAIFA e' chi non ama il prossimo perche' ogni prossimo e'il potenziale suo successore.