ezio brugali blog

le maschere lombarde


In Lombardia, le maschere tipiche del Carnevale sono:Arlecchino, famosissimo per il suo vestito multicolore, e per la maschera nera che gli copre il volto, è il tipico servo faccendiere della commedia dell'arte, abile a districarsi in ogni situazione, imbrogliando ma sempre con bonarietà; il suo nome deriva dal francese "hellequin", che indica un diavolo buffone;Meneghino incarna il cittadino milanese, sempre pronto ad aiutare il prossimo e amante della buona tavola; veste una lunga casacca marrone, calze a righe rosse e bianche su calzoni corti;Brighella è il compare di Arlecchino, pure lui servo furbo, pure lui bergamasco; indossa un'ampia casacca bianca con delle strisce verdi ai lati.Gioppino è forse la più antica maschera bergamasca anche se qualcuno lo fa risalire all'ottocento. Il suo aspetto fisico è indimenticabile: sfoggia, infatti, tre Gozzi prominenti che sono solito definire le sue granate o splendidi coralli, lì esibisce cioè non come fossero difetti fisici ma veri e propri gioielli che al figlio Bortolì de Sanga spetta di perpetuare. Più abile a trattare con le mucche che con le donne, Gioppino era sposato con Margì di cui si dichiarava innamoratissimo sebbene ricercasse, quando poteva, la compagnia d'altre donne. Era il tipo del contadino amante del vino e della buona tavola, dal pensiero elementare ma efficace a trarlo d'impiccio e talora aiutato dal corto bastone che gli serviva a girare la polenta ma anche a convincere chiunque ostacolasse i suoi piani. Vestiva una rozza giubba rossa orlata di verde, una camicia aperta fino a scoprire il ventre, pantaloni scuri alla zuava e un cappellaccio nero e informe.