ezio brugali blog

FEMME FATALE


exietto FEMME FATALENella letteratura decadente era utilizzata spesso la figura dell'"inetto a vivere", ovvero un uomo timido, escluso dalla vita, incapace di assumersi responsabilità perché indebolito da un forte senso di inferiorità che nutre nei riguardi di tutti. 📍 Di contro a questi uomini deboli viene realizzata l'immagine antitetica di donna: la FEMME FATALE, dominatrice, lussuriosa e perversa. Malgrado il termine sia francese, il primo esempio di femme fatale è la Fosca di Iginio Ugo Tarchetti, ma simili eroine popolano i romanzi di Gabriele D'Annunzio, in cui la donna è costantemente la nemica che si oppone ai sogni eroici dei protagonisti. In ambito europeo, la figura ricorre in tutta la letteratura di fine Ottocento ed inizio Novecento, dalla Salomè di Oscar Wilde alla Lulù di Wedekind, alla Venere in pelliccia di Leopold von Sacher-Masoch. 📍 Questa condizione però non si verifica nel cinema, in cui la femme fatale vede "ammorbidito" il suo ruolo: continua a sedurre l'uomo senza personalità in modo da renderlo suo schiavo, ma quasi sempre si "limita" a rubargli denaro o fargli fare grandi sacrifici, quasi mai lo distrugge completamente. (da wikipedia) -