ezio brugali blog

in linea con i tempi


 
exietto  Il  “quiet quitting”, letteralmente “dimissioni silenziose”, è un termine che indica la rinuncia all’impegno massimo sul posto di lavoro e un distacco mentale ed emotivo dall’attività quotidiana.In altre parole la scelta consapevole di fare il minimo sindacale. «Si tratta di un fenomeno ancora poco analizzato ma è spesso figlio di una cultura tossica sul posto di lavoro. Anche per questo bisogna rimettere le persone al centro e costruire in azienda percorsi di crescita mirati»Un fenomeno che dicono si stia maggiormente espandendo nel post covid, in cui questa epidemia ha segnato anche una data di fine e di inizio, il restart di un nuovo modo di vita sociale.Ma c'è un'altra tendenza ancor più in ascesa: considerando che a livello globale circa un terzo (27%) dei lavoratori cercherà di cambiare lavoro nei prossimi 12 mesi, tali esempi che potrebbero avere un effetto domino fra colleghi. Questo è il “quitfluencer”: 7 lavoratori su 10 ammettono che vedere i colleghi dimettersi li spinge a prendere in considerazione l’idea di imitarli (con un 50%che poi si dimette effettivamente).