L'uomo illustrato

Today, let it be


Lascia che sia... Lasciami pure qui, ma sappi che probabilmente non mi ritroverai dove mi hai lasciato. Oggi, non ho messo l'orologio e sono uscito senza portafoglio. Però ho acceso il cellulare e non erano le undici. L'omnia di Borges l'ho prestata. I fiori del male di Baudelaire, dopo sei anni, li ho terminati. Il frigo non è vuoto. Dovrebbe esserci anche una Menabrea. Il mio calendario è fermo a maggio, quello in ufficio ad aprile, la data dell'orologio indietro di 2 giorni. Ieri ho ordinato il libro, per cui da mesi dicevo "domani lo compro". Non ricordo dove ho messo Swordfishtrombones di Tom Waits, ma in compenso non ho ancora perso nessuno dei volumi delle avventure di Corto Maltese. Non ho comprato alcun giornale, ma ho ricevuto lo stesso delle buone notizie. I miracoli avvengono tutti i giorni e molte volte io non centro nulla. Non posso proprio addossarmene sempre la colpa. Ho mangiato le scamorzine affumicate. Causa estrema bontà ne ho lasciate due per stasera. Non ho niente di particolare da raccontare. Ci sarebbe solo la vecchia storia di quando mi proposero di affittare una moglie, ma la tengo per un'altra volta. Potrei esprime un desiderio, ma poi mi chiederei perché solamente uno. Alla fine tutto questo è la mia normalità. Dedicato alle diverse persone che ultimamente mi chiedono se sono infelice. La risposta è no, non sono infelice. La domanda comunque è sbagliata. La risposta all'altra sarebbe sempre no, ma con sottotitolo "non sono felice". Non possono essere sempre felice. Non c'è niente che vada male. Non ho alcuna paturnia in particolare. Solo inezie. Sono normalmente normale e fidatevi la mia normalità è davvero eccezionale. E poi ci si sta davvero benone nella mia normalità.