L'uomo illustrato

Bologna: occhi da azzurri da innamorarsi.


Una scritta bianca su sfondo azzurro tra due sequenze di binari. Questo sei per me. Un po' provinciale, un po' Parigi minore. Questo dicono che tu sia. Dovrei domandarlo agli amici che ci hanno vissuto, che ancora ci vivono. Per me poco più di quella scritta. Niente ombelico di tutto, niente torri degli asinelli, niente mercati all'aperto, niente portici. Punto sempre di transito, mai di arrivo, mai di partenza. La tua via Zamboni, il tuo Santo Petronio, il tuo Nettuno con il tridente, i tuoi bolognesi. Simboli solo simboli. Alla stregua della mia scritta bianca su sfondo azzuro. Un azzurro che sa di blu, che è tanto diverso da quell'azzurro che ho incontrato arrivando a Bologna. Un azzurro quasi insignificante, ma per questo bello: due occhi color azzuro di pianura.Niente disco di atmosfera, niente tendine di nylon rosa, nessun bicchiere per ingannarci, solo la sua bellezza. Niente sorriso, fossette e denti da pubblicità, niente perfezione, solo un esser bionda senza averne l'aria, un essere felice che trafiggeva l'aria. Nessuna infelicità vicina, nessuno vergogna per una mia inesistente malinconia. Solo un sorriso non perfetto, due occhi azzuro di pianura, un viso di gioia di vivere, che tutti insieme risplendevano. E la scritta bianco su uno sfondo azzurro carico è arrivata lo stesso.It's wonderfull. It's wonderfull. Good luck, my baby.Si ringrazia un bolognese acquisito per molte delle parole che ho rubato, un piemontese per le parole finali e ovviamente quei duei occhi, quel sorriso, quel viso, incontrati per una sola volta.