L'uomo illustrato

Discutere di sculture


Sola la maestria di Antonio Canova poteva far si che Amore e Psiche rimanessero uniti per l'eternità in un bacio che è da compiersi, ma che allo stesso tempo si sta compiendo. Solo lui probabilmente poteva dare forma in modo eccelso ad un mito che indica una fusione perfetta, ma difficile da raggiungere. Forse solo l'ironia del destino poteva porre, al Louvre, a pochi metri di distanza una Psiche quasi avvinghiata a Mercurio
(nella scultura Mercurio eleva Psiche). Mercurio un dio strano, messaggero degli dei, ma  divinità lui stesso, protettore dei viaggiatori, ma anche dei ladri, portatore dei sogni, ma anche conducente delle anime agli inferi, dio dei poeti, ma anche dei bugiardi, una sorta di amante bello e dannato. Il tutto si compie a pochi metri di distanza, dal bianco marmo liscio e perfetto su cui la luce sembra fermarsi incantata, ad un bronzo lucido, ma che sembra più freddo.È una contrapposizione non cercata, non voluta, ma realizzata senza alcun motivo apparente.È una contrapposizione ideale che non si può vedere, se non la cerchi, se sei distratto dalla antica e maestosa porta che stai per varcare, se sei distratto dalle altre sculture. È una contrapposizione forte anche se invisibile, perché la perfetta fusione potrebbe non esistere o spezzarsi e allora neppure l'arte del Canova potrebbe tenere uniti i due eterni amanti. Amore e Psiche una volta divisi sono condannati ad essere separati per l'eternità? O forse c'è per loro una seconda speranza? Nessuno lo sa. Non lo sanno gli scultori. Non lo sa chi era pronto a deporre le proprie ali. Forse è tutta un'illusione creata dal caso e vista solo perché si voleva, si desiderava vederla.Forse questa contrapposizione non esiste e non è mai esistita.Forse il destino è già stato scritto e neppure le divinità si possono opporre a lui, ma anche in questo caso vale la pena di aver lottato contro questo destino e di averlo precedentemente vissuto.Dedicata ad un amico