L'uomo illustrato

Attento a non essere una scimmia cattiva


Bad Monkeys è il quarto romanzo di Matt Ruff. Dopo Fool on the hill (non tradotto) romanzo fantasy ambientato in un campus americano diventato in breve tempo un cult, Acqua, luce e gas. La trilogia delle opere pubbliche (Sewer, Gas & Electric: The Public Works Trilogy ) romanzo fantascientifico post-cyberpunk, La casa delle anime (Set This House in Order: A Romance of Souls) romanzo psicologico focalizzato sulle personalità multiple, Ruff cambia ancora genere scrivendo un thriller.Pubblicato il 24 luglio del 2007 presso HarperCollins, giunge in Italia molto velocemente grazie a Fazi Editore, che decide di mettere sulla quarta di copertina non come norma una piccola sinossi dell’opera ma solamente questo scambio di battute:«Insomma, nel suo lavoro con la Bad Monkeys cos’è che fate? Punite la gente malvagia?».«No. Di solito la uccidiamo e basta».«E uccidere non è una punizione?».«Lo è se lo fai per vendetta, ma l’Organizzazione ha altre abitudini: noi cerchiamo solo di fare del mondo un posto migliore».«Uccidendo uomini malvagi?».«Mica tutti».che si scoprirà essere nelle prime pagine del romanzo (così da non svelare proprio nulla al lettore).Il romanzo narra la storia di Jane Charlotte arrestata per omicidio, che durante gli interrogatori ammette di essere un membro della Bad Monkeys il ramo operativo di una altrettanto misteriosa organizzazione segreta che desidera liberare il mondo dal male. La narrazione è basata sul susseguirsi di sedute psichiatriche, che cercano di ripercorrere tutta la vita di Jane, sedute che si popolano di cose assurdità e surreali che sembrano sopprimere il normale senso di verità. Risulta difficile capire per il dottore incaricato fino a che punto la verità sia coperta di menzogna e pazzia. Non amo particolarmente il thriller, ma ho letto Bad Monkeys in due giorni (senza  dover dormire, un giorno sarebbe bastato). Infatti, risulta incalzante e piacevole il perdersi e il dover inseguire il filo della storia, che, sebbene si svolga in modo lineare e cronologico, è un susseguirsi di complotti e cospirazioni. Una storia fatta di particolari che si intrecciano e si ricompongono in quelle che sembrano essere verità, ma si scoprono essere solo nuovi enigmi, una storia fatta acneh di continui riferimenti e citazioni nascoste che spingono il lettore a voler rompere quel mistero che si dipano solo come innumerevoli scatole cinesi concentriche.Thomas Pynchon dichiara di Matt Ruff  che è “un grandioso scrittore post-millenarista. I suoi romanzi sono letture da capogiro”, e io non riesco a trovare motivo per essere in disaccordo con lui. Peccato forse che in questo romanzo il finale, anche se "geniale" e imprevedibile, sia sviluppato un po’ troppo velocemente.