Il diario di Adamo ed Eva raccoglie una serie di scritti di
Mark Twain che riguardano la prima copia al mondo (e una delle pił famose). Forse non gli scritti brevi migliori di Mark Twain, ma in un certo senso esemplari del suo modo di scrivere e anche di concepire la narrativa. In queste racconti l'autore americano ci regala delle pagine "leggere" scritte con la grande naturalezza e ironia che lo contraddistingue, ma anche dietro la sua spensieratezza di facciata i suoi scritti sono pieni di spunti di riflessione. Gli bastano poche pagine per riuscire ad affrescare in modo semplice (e che a prima lettura sembrare quasi banale) l'incontro di Adamo e di Eva, non solo come incontrarsi, ma anche come scontrarsi di due mondi (quello dell'uomo e quello della donna) distinti e contrapposti. Sono storie che si dispiegano dai giorni lieti nell'Eden a secoli dopo la cacciata, che alternano i punti di vista di Adamo, di Eva e anche di Satana, che fanno sorridere, ma anche riflettere. Come sfondo di queste narrazione la prima grande storia d'amore dell'umanitą nata forse per caso e narrata senza sentimentalismi esasperati, ma anche con poesia; basti pensare all'epigrafe che Mark Twain immagina Adamo scrisse sulla tomba di Eva: "Dovunque era lei, lą era l'Eden"