Il rumore della pioggia è sempre uguale. Cambiano però le macchine che la calpestano. Cambiano le ruote che cigolano sopra di lei. Devi però stare attento a dirigerti troppo a Sud potrebbero non esserci più macchine. Lo stesso problema potrebbe capitare andando troppo a Nord. Niente più macchine, niente più ruote. Allora toccherebbe a te il compito di calpestare quella pioggia per poterla far penetrare nella terra, per farle superare anche l'eventuale nero manto di asfalto.E le gocce perseverano, cadono, cantano e si fanno strada verso quello che è il percorso segnato da millenni. Cadono e corrono verso il mare lungo scivoli chiamati fiumi, per poi buttarsi ancora a mozzafiato dalle nuvole verso la terra in un eterno girotondo. Non gli importa dell'uomo, delle macchine, delle ruote e neppure delle strade. Non hanno nessun valore. Sono solo ondulate forme su cui scivolare un'altra volta. Solo gli alberi e le piante sono importanti. Sono tetri e minacciosi. Le fanno scivolare su di loro per aspettarle poi con le lunghe e sottili radici ghermendole al loro immenso passatempo. A noi umani tocca ricordarsi che nel calpestarle, nell'aiutarle non c'è gloria, merito solo un dovere millenario, Noi siamo, infatti, per loro invisibili, ma mai potremmo sostenere la stessa cosa.
Scritto sotto la pioggia
Il rumore della pioggia è sempre uguale. Cambiano però le macchine che la calpestano. Cambiano le ruote che cigolano sopra di lei. Devi però stare attento a dirigerti troppo a Sud potrebbero non esserci più macchine. Lo stesso problema potrebbe capitare andando troppo a Nord. Niente più macchine, niente più ruote. Allora toccherebbe a te il compito di calpestare quella pioggia per poterla far penetrare nella terra, per farle superare anche l'eventuale nero manto di asfalto.E le gocce perseverano, cadono, cantano e si fanno strada verso quello che è il percorso segnato da millenni. Cadono e corrono verso il mare lungo scivoli chiamati fiumi, per poi buttarsi ancora a mozzafiato dalle nuvole verso la terra in un eterno girotondo. Non gli importa dell'uomo, delle macchine, delle ruote e neppure delle strade. Non hanno nessun valore. Sono solo ondulate forme su cui scivolare un'altra volta. Solo gli alberi e le piante sono importanti. Sono tetri e minacciosi. Le fanno scivolare su di loro per aspettarle poi con le lunghe e sottili radici ghermendole al loro immenso passatempo. A noi umani tocca ricordarsi che nel calpestarle, nell'aiutarle non c'è gloria, merito solo un dovere millenario, Noi siamo, infatti, per loro invisibili, ma mai potremmo sostenere la stessa cosa.