L'uomo illustrato

Un gioco da ragazzi di James Graham Ballard


"Una favola nera di agghiacciante perfezione" era il sottotitolo di una precedente edizione italiana di Un gioco da ragazzi di Ballard. Questo sottotitolo raccoglieva e giudicava magnificamente lo spirito di questa opera: una favola nera non terrificante, ma terribile. Ballard  basandosi su una trama molto semplice, quasi scarna è riuscito a creare un piccolo gioiello. Non ha solo scritto una storia, ma l'ha narrata. Ha narrato come un consulente psichiatrico cerchi di trovare la verità su un terribile e misterioso massacro avvenuto in quello che potrebbe essere un paradiso, un lussuoso complesso residenziale all'estremità di Londra. In 10 minuti 32 adulti vengono assassinati e i loro figli spariscono misteriosamente. Questa ricerca della verità più che una ricerca del colpevole nel senso classico del genere giallo, si trasforma in un ampio momento di riflessione e di analisi e critica della nostra società. Non c'è un colpevole o forse lo si è sempre conosciuto (e la pessima traduzione del titolo originario "Running wild" aiuta), ma non è questo che importa. Infatti chi cerca la verità lo fa sempre a proprio rischio e pericolo, dove, in questo caso, il pericolo è quello di scoprire e di ammettere la verità stessa. Il difficile è trasmettere, narrare tutto quello che si può trovare in questo centinaio di  pagine. Difficile dire quanto una narrazione scarna ed essenziale, possa raggiungere il cuore, dire quanto dopo 30 anni queste pagine siano ancora perfettamente attuali. Difficile capire come uno scrittore possa tenerti incollato alle sue pagine anche quanto sai già dalla prime pagine chi è il colpevole. Forse in questa ultima considerazione si evince la grandezza di Ballard: nel fatto che aveva sì una storia da raccontare, ma tiene impegnato il lettore tutto il tempo ad ascoltare le sue riflessioni su aspetto dell'animo del mondo che lo circonda.Forse esiste basta una solo una parola a definire questo romanzo breve e questa parola è: terribile.