AssaporandoIricordi

Rispetta il padre e la madre...


Ci Ci sono persone ke decidono della loro vita convinti ke stanno facendo la cosa migliore o ke cmq diventi la cosa migliore, invece dopo un lungo viaggio ke fanno si rendono conto ke proprio quel viaggio vorrebbero interromperlo, o addirittura ke il treno su cui sono saliti decidi ti tornare indietro ad una determinata stazione della vita dove hanno deciso di nn scendere. Ecco io mi domando perke se io decido di fare un viaggio e poi vedo ke questo viaggio dopo lungo tempo nne quello ke io sperassi, perke nn posso decidere ti tornare indietro o ke cmq se nn posso tornare indietro almeno di continuare quel viaggio ma a modo mio? Io credo ke sia un senso di egoismo nei nostri confronti, cioe' quella paura di nn sapere a cosa si va incontro, si conosce la vita ke si sta facendo ma se la si cambia nn sappiamo a cosa si va incontro. Poi si pensa sempre alle persone ke ci sono vicine cosa penseranno, ke diranno...e come se avessimo un etiketta. Perke' ci si nasconde dietro ad un falsa serenita'? In questi giorni giravo tra i blog e tra alcuni di loro ho solo letto tristezza per la loro vita, ho letto la loro solitudine interiore per una vita ke nn amano. Mi rendo conto ke quando si prendono delle responsabilita' bisogna seguirle, ma con questo nn vuol dire ke se una persona vuole sentirsi "VIVA" va contro quelle respnsabilita' ke ha preso. Vedo persone ke amano i loro figli, e forse anke quella solitudine ke si sono costruiti ma ad un certo punto si rendono conto ke si sentono solo a meta', si sentono con le spalle al muro ma si dicono "ok tranquillo fa parte della vita", ma poi il punto e' se resistere ne vale la pena. Vedono la vita davanti ai loro okki e x assurdo si sentono indietro mentre invece quello ke vorrebbero e solo scivolare accanto alla vita e la cosa piu assurda e ke coloro ke vivono accanto a queste persone nn si rendono conto di quella inutilita' ke queste persone provano. Forse nn bisogna aspettare ke qualcuno bussi alla porta e dia delle risposte alle loro domande xk' forse nn arriverebbero mai, o cmq ki puo' dire ke quelle risposte ke si aspettano siano davvero giuste. Credo ke nn possiamo stare davanti all'altare dei buoni amici aspettando ke diano le risposte giuste o ke ci piacciono, siamo noi e solo noi ke possiamo dare le risposte alle nostre domande. Forse invece di riempirsi la testa di domande bisogna porsi una domanda alla volta e dare il giusto tempo ke trova per una risposta, ma soprattutto trovare qualcuno ke sappia scoltare senza dare giudizi. O forse prendere per mano coloro ke si ama e scendere giu' dal treno. Ovviamente tutto cio' e solo un mio piccolo pensiero perke' naturalmente spesso dietro a questi disagni ci sono vere e proprie storie di difficolta' e solitudine.