espe dixit

Ma la battaglia finale non si sarebbe combattuta nel futuro: sarebbe stata combattuta qui, nel nostro presente... Oggi.


La espe prende un giorno di ferie, con un programmino di tutto rispetto che prevede, fra altre amene faccende che tutti muoiono dalla voglia di conoscere (fare il 730, avvelenare i tarli):1- dormire2- portare le ragazze al mercato.Non per venderle, ci mancherebbe. Ha scoperto che esiste un metodo assai più redditizio: aspettare che crescano il giusto e poi mandarle a missitaglia.Il punto 2 ha scopo curricolare. Le serve per vincere il concorso: "chioccia dell'anno", sottotitolo: come svolgere un tot di attività divertenti con la prole senza compiere una strage.Primo premio: un week end con lui.Premio di consolazione: il resto della settimana con lui.Ho come un presentimento.Ma non è questo il tema del post, incentrato invece sul punto 1.Ogni volta che la espe proclama: "Domani mattina guai a chi mi sveglia!", arriva un altro lui.Terminator.Esso è un cyborg dotato di sembianze subumane. Sa dire anche tre parole: bella signora - cane.Si presenta sei volte l'anno, mai a caso, in groppa al suo fidato trattore, alle sette del mattino. Puntuale come il capo quando trasforma il bagno in una camera a gas appena prima che cominci a scapparti la pipì.Giusto per far prendere un accidente a tutto il vicinato, strombazza col clacson davanti al cancello.Appena riesce ad introdursi (perchè qualche stramaledetta anima pia, che, inutile a dirsi, non è la espe, troppo impegnata ad imprecare nel dormiveglia per alzarsi dal letto, gli apre), accende il tosaerba e inizia a divertirsi. Su mille metri quadri di verde, esattamente sotto le finestre della donna in ferie.Il sadico Terminator tiene fede al suo nome distruggendo qualsiasi forma vivente si trovi lungo il suo cammino, sia essa posizionata in mezzo al prato o dentro recinti (che smonta) o aiuole (che vìola per violentare le viole).Rade al suolo tutto. Erbe, erbacce, fiori e teneri virgulti. E senza battere ciglio.Interpellato, risponde con gesti, grugniti e: "bella signora - cane".Se capita fuori stagione (perchè arriva quando pare a lui, mica secondo un calendario sensato), tira fuori il giochino di riserva: il soffiafoglie.Se lo carica a spalle e passa tutto il giorno a spostare (molto rumorosamente) le foglie secche da una parte all'altra del giardino.Intanto Charlie lo guarda, perplesso. Non lo perde d'occhio un momento. Probabilmente preoccupato dell'eventualità che vada a tosare anche lui.La espe fugge lontano e si perde tra le bancarelle dei cinesi, poi torna a casa accalorata con la prole tuttora vivente e si appresta a godere del premio conquistato:il diritto a preparare il pranzo.