espe dixit

OSMOSI D'AMORE


 
Amavo allattare i miei figli. Mi rifiutai di affidarli ad una balia, come si conveniva ad una donna del mio rango, e la mia richiesta, ritenuta di poca importanza, venne facilmente accolta.Per fortuna gli uomini non si curano di quelli che considerano capricci femminili, purchè essi non costituiscano evidente minaccia al loro potere ed alla loro autorità. Ma se sapessero quale profondo piacere è custodito nei ritmi di quel tempo che non ha bisogno di esser misurato, nascosto nel richiamo doloroso e silente che, copioso, impregna le vesti; quale intimo godimento nel contatto con le tenere labbra avvolgenti e stringenti, quale inconsapevole scambio amoroso in quelle guance accaldate, rotonde e forti che succhiano e inghiottono avidamente il futuro. Ah, se sapessero, non esiterebbero un istante a privarcene, per riservarlo, ormai sporco, invidiosi e pentiti di averlo sbadatamente concesso persino alla Vergine Maria, soltanto a cagne, vacche e popolane. Ho provato, nel gesto originario, una soddisfazione intensa, che travalica il semplice senso del nutrimento primordiale.L'accostare il figlio al seno non richiede pensiero, e non prevede dubbi; è osmosi necessaria, calma il vento e smorza la luce. Cinque ne ho avuti, senza contare quelli morti, ma solo per tre di essi sono stata sorgente. Non per la prima, frutto di seme familiare andato a germogliare lontano e venuto a crescere con me,  e non per l'ultima, Eliza, la mia Eliza; utopia fatta carne, figlia di un segreto talmente bello, che non ho saputo proteggerlo abbastanza.Per lei, rubata allo strazio delle mie braccia impotenti, ogni goccia versata si è trasformata in sangue, fino a quando anche la natura si è arresa alle leggi umane. Ed ora, che altre mani carezzeranno i loro capelli, ora che lo specchio non sorride più a un seno orfano di felicità e vuoto di speranza, ora che il mio tempo sta finendo, saluto e maledico questo corpo violato troppo presto, e ringrazio la vita per l'omaggio casuale di un sogno ancora una volta sognato, dove il fluido sgorga caldo, liquido e puro.   dopo aver visto il film "La Duchessa" Tamara de LempickaMaternità