espe dixit

8 MARZO


Sorprendimi nel sonno.Ogni dito dei miei piedi sia per te un cucchiaino di nutella.Non arriverai ad assaggiarli tutti, perché nel frattempo le tue mani avranno trovato, nelle anse rotonde del fiume torbido, che, strappato al sonno, ribolle  inquieto,  l'invito a risalire la corrente, salmone goloso.Suona ogni centimetro della mia superficie, ripetendo i ritornelli che amo, lo sai, là dove l'eco rimbalza e rimbalza, fra i pendii e le valli in cui giochi a nasconderti, a scappare e poi rincorrermi, stupirmi e sparire.No, non fare luce, non oggi. Lo so che vuoi vedere i miei occhi nell'istante in cui la nebbia li ottunde, lo so quanto ti piace l'ondeggiare, il palpitare e il sussultare del mio sisma.Ma oggi no, non voglio sapere cosa stai facendo, e neppure chi sono, e dove sono, e chi sei, quanti sei, mentre, ubiquo, mi regali un soggiorno temporaneo in Paradiso.Mi conosci, e perciò non busserai. Sai che arriva il momento in cui sono io a correre fuori sul pianerottolo  a supplicarti di smettere di aggirarti come un gatto intorno alla mia porta, e grattare e annusare, e fare le fusa, e ti prego di entrare a visitare le mie stanze, che invocano ormai il tuo nome.Diventerai curioso, ti aggirerai ovunque con impertinenza, sposterai tende, aprirai cassetti, scoprirai angoli che avevo abilmente nascosto. Ti accompagnerò e ti asseconderò, finchè, stanca, come la leonessa abbandona mollemente il ventre al fresco dell'erba ombrosa, lascerò che la tua voce mi racconti i misteri del vuoto e del pieno e dell'andare e del tornare.E quando sarà esploso l'ultimo colpo, ad annunciare la fine dello spettacolo, e avremo raccolto a mani nude anche la più piccola fiammella colorata, quando l'intero vicinato avrà capito che, finalmente, ho imparato a memoria tutte le vocali, dimmi che è domenica.E' la mia festa, oggi. Fammi l'amore, come sempre, di più. [foto di Reislie]