espe dixit

TEMPI MODERNI


Capita spesso che, all'ora di cena, in casa di Espe, quando l'attenzione non è concentrata tutta sulla scuola, ci si intrattenga su temi di attualità.Pur non guardando i telegiornali, anzi, proprio per quello (che servono solo a distrarre la gente dalle cose importanti con quattro notizie del cavolo e una serie infinita di stronzate del tipo: cosa mangiano gli italiani quando fa caldo, o: come proteggersi dai raggi del sole, o ancora: vaccinatevi tutti che arriva la suina), ci si tiene aggiornati, tramite quotidiani in rete, stampa estera e siti di controinformazione.L'altra sera, complice un pasto a base di prodotti dell'orto e del pollaio del nonno, si chiacchierava a proposito di additivi contenuti nei cibi.  Coloranti, conservanti, aromi e porcherie varie che, pur facendo il possibile per concedersi un'alimentazione sana (parola grossa!) e corretta, senza stressarsi troppo, i nostri eroi ingurgitano ogni giorno in quantità, ebbene sì, industriale.Ognuno diceva la sua, e finito di mangiare, le ragazze si lanciavano in una ricerca sul campo, leggendo etichette a destra e a manca, sempre più sconsolate e deluse, facendo ipotesi e ideando proposte culinarie finalizzate ad avvelenarsi il meno possibile. Alla fine, un po' tristi, cercavano conforto presso mamma chioccia. "Come facciamo, è impossibile non mangiare schifezze. Perché viviamo in un mondo così brutto e sporco? Perché non siamo nati quando era tutto più pulito e non c'erano quelle robe lì?"E come fa una mamma a rassicurare i suoi pulcini, e infondere in loro un po' di ottimismo, quando non ha nulla a cui aggrapparsi?La Espe fa così: sta un attimo a guardare per aria, accarezza di qua e di là, si passa l'indice sotto il naso come faceva Vicky il Vichingo, e le viene un'ideuzza."Ogni tempo ha i suoi problemi", ha detto più o meno, "senza entrare in discorsi geografici, che ce ne sarebbe da parlare un mese. Una volta si lottava contro guerre e carestie, e magari da mangiare non ce n'era per niente, altro che cibi sani, e c'erano malattie terribili, come la peste, che ammazzavano la gente così, senza che si potesse fare nulla. Solo i bambini più forti resistevano, e invece di andare a scuola lavoravano duramente fin da piccoli. A noi è toccato questo mondo qua, un po' matto, subdolo e pieno di insidie, dove tutto sembra bello e invece sotto è marcio. Cercare di renderlo migliore è la nostra battaglia, difficile, perché il nemico è grosso,  senza faccia e senza nome. Io non ce l'ho una soluzione, ma, tutto sommato, poteva andarci peggio".Le ragazze facevano sì con la testa, e dopo il discorsetto terra terra, liscio e semplice come un bicchiere d'acqua (del rubinetto), sembravano un po' più serene.Ma Espe, lei no, non era serena per niente, anche se sorrideva.