espe dixit

fight club


Tu, Genitrice, sai che, al termine di una giornata intensa di lavoro, faticosamente guadagnata tra colleghe che hanno fatto colazione con latte acido e biscotti farciti al vetriolo, pratiche studiate appositamente per te da Bartezzaghi in persona, utenti che, prima di venirti a tritare i maroni hanno fatto un tuffo nel letame, la tua battaglia quotidiana è appena agli albori.Dopo il consueto quarto d'ora di yoga sullo zerbino, tiri fuori dal portaombrelli l'elmetto e la mimetica (no, non quella che immaginano gli altri, quelli che ahahah, non hanno figli, color sfumature di cacca e vomito di gatto, ma bensì una tuta multicolore da clown, adatta ad un terreno minato da: frammenti di giochi vari, zaini scolastici, travestimenti, colle-quaderni-coloriatempera, calzini), li indossi e ti introduci furtiva in casa tua.Se ti muovi agilmente e con passo felpato, riesci a passare inosservata e hai un po' di tempo a disposizione per riordinare, fare i letti, toglierti le scarpe, facendo attenzione a dove posi i piedi (che l'ultima volta che hai pestato una pallina d'acciaio del supermag e ti sei spaccata la faccia sullo spigolo, hai faticato a convincere i medici del pronto soccorso che non eri vittima di violenze domestiche, ma piuttosto il contrario, e poi hai rischiato di finire in pasto agli assistenti sociali) mentre il tuo cervello, come youtube quando non carica, rimane incantato sulla frase "dove-ho-sbagliato?", altrimenti vieni immantinenti aggredita da belve affamate o incastrate in compiti di cui non capisci nulla, e sei spacciata.Non hai scampo. All'ora di cena avrai sentito la parola "MAMMA" tante di quelle volte da sognare di tornare indietro nel tempo e farti un nodo col fiocco alle ovaie.Consumato il desinare chiacchierando, le simpatiche canaglie hanno diritto ad una mezz'oretta di televisione, prima di affrontare lo snervante rito della preparazione per la notte (che sembra ogni volta che ci si debba salutare per sempre). E qui, filo spinato, trabocchetti  e mine antiuomointelligente si sprecano.Assodato, dopo 1874 no, che "striscia la scaghiscia" non si può guardare, ecco che ci provano con la trasmissione di Papi, con i suoi giochetti per bambini scemi (o popolo dell'ammore, fa lo stesso). Siccome sei una madre moderna, e vuoi conoscere ciò che vieti, prima di vietarlo, anche se SAI BENISSIMO cosa ti aspetta, ma sei anche una madre ragionevole e concedi un minimo di beneficio del dubbio, ti sistemi fra le Erinni sul divano e dai inizio alle danze. Dopo tre minuti hai già visto quanto basta: conduttore ipocefalico (testone imbottito di ovatta), concorrenti femmine superdotate a prua, concorrenti maschi stupidi o gay, valletta cerebrolesa tre quarti nuda e incapace di sculettare al più elementare dei ritmi.Ergo: spettacolo adatto a omini-selvatichi (che possano dire: quanto so ffigo, quella me la faccio, quello non vale un cazzo) e a donne-ominizzate (che possano dire: ...nulla).Tu, invece, che hai esaurito la pazienza, vittima di un raptus dittatoriale sbraiti: "BASTA! A casa mia questo schifo non si guarda. Se vi piace è così, e se non vi piace è così lo stesso!" Tanto lo sai che quando avranno sedici anni ti uccideranno. Prima una e poi l'altra.