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PAROLE FEROCI, CAPRICCI E MILLE BACI NEGATI


13 Novembre 2013La gabbia è aperta e l’uccellino dalle piume dorate e dal cinguettio suadente è volato via. E con esso l’ultimo sogno, ma la cosa strana è che la gabbia l’ho aperta io, ma era giusto così. Non potevi stare in quella gabbia era troppo stretta e piccola, ma soprattutto non avevi voglia di starci, non volevi starci…..quindi…vola…vola lontano da me. Già…quegli occhi parlavano chiaro, avevano già emesso la loro impietosa sentenza, quegli abbracci sottolineavano i miei dubbi e quei “strani” baci ne erano la conferma. Fa male…molto male, come quelle parole sferzanti che mi sbattesti in faccia quella mattina dopo una notte per certi versi magica, ma per altri “astratta”, perché eri li accanto a me, addosso a me, vestita solo del tuo profumo, ma non c’eri, eri altrove, non li con me. Fa male il sacrificio estremo, fa male questa “eutanasia”, fa male tutto, anche le tue parole che mi implorano di non andarmene, le tue lacrime che adesso si mescolano alle mie diventando un’unica lacrima. Fa male la disperazione profonda di chi ha visto non la fine, ma un “non inizio” di chi aveva scommesso tutto…. “Aspettami” continui a ripetermi quasi all’infinito….ma il tempo è scaduto, non posso aspettare un treno che non è mai partito e mai partirà……. Tante le affinità, molte di più le diversità forse incolmabili. Eppure in quei pochi minuti che è uscita la tua vera personalità eri perfetta, eri assoluta, eri quella TU che tutti cercano in una intera vita. E’ incredibile, è come se il tuo corpo fosse posseduto da un demone, che imprigiona il tuo essere dentro di se e lo mostra solo per pochi istanti, due persone in una, ma sei tu il “demone” di te stessa, sei tu che ti possiedi e che raramente ti mostri e ti fai vedere. Sei tu che ti impedisci razionalmente di lasciarti andare, te lo imponi a forza, facendo violenza a te ed alle tue emozioni, che provi intensamente ma che temi, che rifuggi e che ti fanno orrore e che ti impediscono e ti impediranno di vivere. Anche tu sai che quel giorno non dovevi essere lì, ma io dico che era solo per il fatto che hai avuto paura di me, ma non di me, ma nel senso di quello che avresti potuto provare per me, perché hai trovato quella dolcezza anche nella passione, hai trovato quella tenerezza che ami e che non hai trovato da nessuna parte, non credevi di trovarla in me, e questo forse ti ha spiazzato, ti ha mandato in confusione, ti è piaciuto, ma subito dopo ne hai avuto terrore, terrore per quello che sarebbe potuto accadere in futuro, hai sentito la tua corazza indebolirsi e scricchiolare e, terrorizzata da questo, ti sei chiusa a riccio aggredendomi in maniera crudele e dolorosissima, impedendomi di darti l’unica vera ricchezza che ho, la mia anima. Non ho chiuso occhio stanotte, mi rimbombavano nella testa i tuoi no prolungati e disperati che mi davano un dolore acuto e continuo al mio dirti di dimenticarmi, di non cercarmi perché mi avresti fatto ancora male, anche se so che per te sarà facile perché i tuoi sentimenti sono sterili ed asettici, …ed oggi il dolore è ancora più forte e non mi abbandona un solo secondo, ma quello che più mi fa male è la tua negazione dei miei sentimenti, questo fa davvero male, più di mille di quelle parole feroci, più di mille capricci, più di mille baci negati. Vola uccellino dalle piume dorate e dal cinguettio suadente…vola felice..lontano da me. EYES4U