eyes4u

VORREI CHE TU FOSSI FUOCO QUANDO IO SONO ACQUA....


Luglio 2014Era un bel po’ di tempo che non tornavo in questo paradiso, ho sempre sentito un forte legame a questo posto incantevole, rilassante e rigenerante, una sorta di rifugio dove più volte mi sono “nascosto” rintanato in vari momenti della mia vita, ma che da quando è accaduto il disastro mi sono rifiutato di tornarci. Adesso sono di nuovo qui all’Isola del Giglio, proprio in questi giorni, nei giorni della rinascita, non solo per questo luogo, ma anche la mia….soprattutto la mia. La luce del mattino entra con prepotenza nella mia camera dalla terrazza che da sulla parte est dell’isola “dai!! Svegliati…vieni a vedere!” A fatica apro gli occhi ed appena riesco a distinguere la sua silhouette a contrasto con la luce del mattino e l’azzurro del mare che da quassù (Giglio Castello) sembra immobile a calmo…..riconosco il suo corpo completamente nudo. Mi alzo, la raggiungo la abbraccio da dietro… “Guarda!! Se la stanno portando via….” C’era un tono quasi trionfalistico in quella sua affermazione, come se avesse vissuto direttamente quel dramma, ma è stato un po’ il dramma di tutti, un po’ la metafora del nostro paese. La sento sospirare, mi afferra le braccia e se le stringe ancora più forte attorno a se. Rimaniamo in quel modo…in silenzio per un bel po’. Sento come una vena di tristezza per quello spettacolo, forse una nuova metafora, la mia metafora, la metafora di un fallimento durato 25 anni e che adesso che avvocati e scartoffie si stanno portando via quel relitto, mi assale quella vena di tristezza, o forse la consapevolezza di avere fallito nella cosa più importante. Certo la mia nave si era quasi subito incagliata, era naufragata dopo pochi anni, ed era rimasta lì, abbandonata da tutti senza la volontà di nessuno di porvi rimedio, era più comodo ed indolore, certo appariva ingombrante anzi per certi versi lo era, però a volte preferiamo girarci dalla parte opposta, il problema non si vede, quindi non esiste. E adesso che vedo quel relitto allontanarsi, non mi sento felice, ma ho una tristezza addosso incredibile, perchè la consapevolezza di avere buttato via la metà della mia vita, mi da angoscia e riempie la mia testa di se e di ma……ed io non sono capace di vivere con i rimpianti, sono capace di vivere con i rimorsi. E’ strano come a volte vediamo la stessa cosa con occhi diversi, nei suoi c’è una luce viva incredibile, gioia pura, una festa….nei miei tanta tristezza. Lei si volta, mi guarda stupita, mi asciuga una lacrima, mi bacia con tenerezza e mi abbraccia forte……no…non chiede nulla, sa che in quel momento non sarei in grado di rispondere. Adesso sono le 22….abbiamo cenato giù al porto e siamo di nuovo in questa magnifica terrazza dal panorama mozzafiato, da dove di vede perfettamente, quasi a poterlo toccare, il promontorio dell’Argentario, e sotto di noi Giglio Porto….lei sta leggendo io sto scrivendo….il profumo del mare che oggi era agitato arriva fino quassù e la luce del crepuscolo rende questa notte di una magia incredibile, ed il vento di oggi ha spazzato via tutta l’umidità che c’era e reso l’aria oltre che fresca di una limpidezza assoluta. La osservo mentre legge, ha le gambe turate su sul divanetto, legge con “avidità” con curiosità, lo si vede dalla luce che ha negli occhi…litiga in continuazione con i suoi lungi capelli neri che il vento serale le porta davanti agli occhi e che lecon caparbietà, ma senza successo, richiama all’ordine… Ha un qualcosa di speciale questa donna, ma non so ancora cosa, mi affascina, mi incuriosisce, forse la sua energia, la sua voglia di fare la determinazione mescolata alla dolcezza alla femminilità estrema ed ortodossa….il suo sorriso mi rasserena, perche è un sorriso discreto non invadente come la sia risata pudica e sommessa….trasmette sicurezza ed è rarissimo trovare questo in una donna. Adoro il modo in cui mi guarda, come in questo momento, mi guarda fisso, è come se mi stesse studiando, come se cercasse da capire chi sono veramente (impresa quasi impossibile, non lo so nemmeno io chi sono) è come se stesse disegnando scenari comuni, come se stesse verificando situazione da condividere assieme…..mi sorride….posa con cura il suo libro…si alza, cammiva verso di me scalza, il vento le fa aderire il copricostume che ha addosso evidenziando ancora di più le sue “preziose” forme ha un sorriso da far impallidire tutte le stelle di quella magnifica serata…. viene dietro di me si appoggia alle mie spalle, mi chiude il pc…con discrezione, come se non volesse violare quel mio momento privato, si siede sulle mie gambe mi abbraccia…mi guarda…. “Ma tu chi sei veramente?” Chi sono??? Già…chi sono…. “Non lo so” le rispondo “sono tutto ma anche niente, sono luce e buio, fuoco ed acqua, gioia e tristezza, lacrime e sorriso” Poi mi dice “ ed io chi sono???” Le rispondo che non lo so, ma so cosa verrei che fosse. “Vorrei che fossi fuoco quando io sono acqua, vorrei che fossi luce quando io sono buio, vorrei che fossi gioia quando io sono tristezza, vorrei che fossi sorriso quando io sono lacrime, vorrei che fossi tutto quando io sono niente” Mi guarda stupita, mi guarda ogni angolo del volto come a cercare la minima emozione, seria ed emozionata….mi bacia con intensità…. Dal porto, forte arriva il “lamento” dell’ultimo traghetto verso la terraferma, il cielo adesso è nerissimo e ricco di stelle luminosissime, il vento è una carezza gentile verso i nostri corpi e le nostre anime……non ci sono più relitti…non ci sono più pensieri……non ci sono più lacrime….il passato è passato……..galleggiamo di nuovo. EYES4U