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l8 per mille tra gli ignoranti ed i furboni


Post n°158 pubblicato il 20 Luglio 2010 da zitti.exe 
 Si può essere daccordo o non… sulla destinazione e/o ripartizione dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica… Forse non tutti sanno che una buona fetta di detto danaro, serve per il sostentamento del clero, ed esattamente 49.000 sacerdoti… detto sostentamento, prima della ratifica del protocollo addizionale (L.25/3/1985, n.121) che ha apportato alcune modifiche al “Concordato lateranense dell’11 febbraio del 1929 tra la Repubblica italiana e la Santa Sede” si chiamava “CONGRUA” ed era a carico dello Stato Italiano…i motivi per i quali lo Stato Italiano, dal 1876, con il “fondo culto” provvede al dovuto sostentamento, sono desumibili da un’attenta lettura storico/risorgimentale, delle leggi sulle “guarentigie”, dei patti lateranensi, dalla L.25/3/1985, n.121 già citata e sopratutto dall’art.7 della nostra Costituzione.Ai molti ignoranti…e ce ne sono davvero tantissimi, consiglierei di erudirsi, a metter mano a quanto suesposto… Comunque è una guerra persa…Il Presidente della Repubblica dice che la Carta costituzionale e attualissima…anzi…futuristica…DATEVI PACE!================================================Pochi sanno e molti fanno finta di non capire che lo Stato italiano, quando occupò per annettersi, nel 1870 lo Stato Pontificio confiscò alla Chiesa i suoi beni, con i quali provvedeva a se stessa senza chiedere nulla a nessuno. (una cosa è occupare uno Stato altro è l’appropriazione indebita, rubare i beni altrui). Il Concordato del1929…. 59 anni dopo, impegnava lo Stato a restituire una modica parte dei beni tolti, in realtà , con la cosiddetta ‘congrua’, già introdotta nel 1876 chiamata “fondo culto”, integrando così il compenso ai sacerdoti solo titolari di parrocchie, là dove i proventi dei beni rimasti alla Chiesa, i “benefici”, non erano sufficienti al loro mantenimento. L’aggiornamento del Concordato nel 1984 sostituisce la forma della ‘congrua’ con la nuova forma dell’8 per mille : il cittadino italiano sceglie liberamente, se vuole, di destinare l’8 per mille delle tasse che deve allo Stato a beneficio della Chiesa cattolica per il mantenimento del clero, per le iniziative pastorali e caritative, o di altre confessioni religiose, o alle iniziative assistenziali dello Stato. La devoluzione dell’8 per mille, nei confronti delle altre confessioni religiose è una liberalità dello Stato per la loro funzione sociale che svolgono, mentre, per la Chiesa cattolica invece è solo un piccolissimo parziale, , risarcimento di quanto le è stato tolto. Infine è da aggiungere che, assicurato il sostentamento del clero, una miseria lorda di circa 600 euro, una parte considerevole dell’8 per mille viene impiegata in attività caritative e di promozione umana. Quindi un ritorno dell’8 per mille, per le attività caritatevoli e sociali, la cui competenza sarebbe escluisivamente dello stato sociale… come il matrimonio concordatario il cui ministro officiante sostituisce l’ufficiale all’anagrafe in tutte le funzioni civili, per non citatare altre attività di competenza dello Stato. Chi vuole capire…capisca… Vogliamo eliminare l’8 per mille alla Chiesa Cattolica? Allora dobbiamo restituire tutti i beni confiscati… ciò sarebbe un loro sacrosanto diritto… alla loro esistenza non solo economica!