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Io non festeggio l'ipocrisia!


            IO NON HO FESTEGGIATO IL 17 MARZO 2012 Sono trascorsi 150 anni dall'unità fittizia d'Italia, finalmente è terminato un tormentone che è durato 366 giorni, volendo far credere ai popoli italici che sono uniti, ma dietro tutto ciò c'è una verità che è stata sempre omessa e nascosta. Non si parla mai e si fa finta di non sapere delle centinaia di migliaia di vittime innocenti in quali modi barbari furono massacrate e/o assassinate, il tutto per non creare scandalo agli occhi del mondo. Tutto questo sangue per un ideale: l'unificazione d'Italia. Difatti la verità storica è molto diversa da quella raccontata dai testi scolastici...(un po' come le “foibe”). Ma la verità è tutt'altro: il Regno delle due Sicilie stava ben messo economicamente, il solo pil era superiore a quello di tutti gli stati e staterelli italici messi insieme e quindi rappresentava un ottimo bottino di guerra per ripianare i debiti della dinastia guerrafondaia dei Savoia...lasciando nel ricco Sud: fame morte, emigrazione e miseria. 17 marzo 1861...una data che ricorda un'occupazione militare a mezzo di una guerra mai dichiarata ad una pacifica e millenaria Nazione Stato. Io non festeggio una colonizzazione persistente ancora oggi, con altri metodi e mezzi non dissimili dai precedenti. Io non festeggio questo tipo d'Unità d'Italia, fino a quando: - avremo ferrovie ad un solo binario; -fino a quando la rete ferroviaria non sarà definitivamente elettrificata; -fino a quando non sarà ultimata l'Autostrada Salerno/Reggio Calabria iniziata negli '60; -fino a quando saremo costretti ad usare ancora strade e ponti dell'era borbonica oggi divenute insufficienti. Io non festeggio i savojardi che hanno trattato i meridionali come “briganti” ...fatto deportare all'estero e nei lager italiani (Fenestrelle) migliaia di soldati meridionali. Io non festeggio quei nazisti del 1860 che hanno fucilato senza addebiti, senza processo i civili di ogni età come rivalsa, distrutto ed incendiato decine e decine di paesi, migliaia di arsi vivi, donne vecchi e bambini, per il sacrosanto diritto di “rappresaglia” del generale Cialdini (oggi venerato come un eroe e ricordato nella toponomastica)... Io non festeggio chi ha razziato le ricchezze del Sud per ripianare i debiti nei confronti degli inglesi, di altre potenze e massonerie del tempo, per le guerre personali; chi ha impoverito un ricco e prospero Stato millenario, dando inizio ad una delle più grandi epurazioni etniche a mezzo dell'emigrazione. Io non festeggio questa triste unione come collante di vari popoli in una sola nazione, pur sapendo che esiste un'altra ben più chiara verità storica... Io non festeggio una festa che non esiste...una ricorrenza di massacri ai danni di un popolo, per mano dei barbari discesi dal Nord ... IO NON FESTEGGIO i miei avi che persero la loro vita per riconquistare la loro DIGNITA' e la loro LORO LIBERTA'. Io non festeggio questa falsa “Unità”: -fino a quando faranno pagare di più, rispetto al nord, carburanti, assicurazioni ed interessi bancari; -fino a quando non adegueranno le infrastrutture alla pari del Nord; -fino a quando, le possibilità di trovare un lavoro dignitoso saranno al pari del Nord; Io non festeggio fino a quando esisterà questo divario economico tra Nord e Sud. Io non festeggio fino a quando ci saranno insulti bipartizan tra Nord e Sud... Solo l'istituzione di un giorno della memoria, l'assunzione ufficiale di colpa da parte dello Stato ed il ripianamento di quanto sopra potrà ufficializzare una ricorrenza dell'Unità Nazionale di questo tipo. Scusate tanto, … MA cosa ci sarebbe da festeggiare? W l'Italia unica ed indivisibile, ma confederata.marcoaliaslosciccoso